Non tutto s’aggiusta… per fortuna!
Per fortuna alcune cose si rompono e, nell’era del consumismo, c’è sempre qualche avvoltoio che capta il rumore dei frammenti di vetro per proporsi come rimedio al danno. Così si crea lavoro, emozione, PIL e tutto sembra riprendersi meglio ancora di prima. Mai buttar via ciò che si è rotto, insegnano i vecchi seduti sul ciglio della strada.
A volte perfino il tempo si rompe, si frantuma in infiniti istanti disconnessi tra loro e deleteri nell’inconsistenza emozionale formano un cumulo di ricordi sfocati e freddi. Un vuoto temporale che blocca la storia e gli eventi. Un eclisse della mente oscurata dal presente frenetico in cui ogni secondo può essere bloccato, analizzato, vissuto e buttato via.