Si nasce una sola volta (per ogni vita)

Si nasce una sola volta (per ogni vita)

E’ proprio vero che, per ogni vita, si nasce una sola volta, e non poteva che essere LA MADRE ad avere questa onnipotenza, questo potere magico, una forza talmente enorme da poterne contenere e combattere tutte le morti che ne sarebbero scaturite da quella nascita.

Si nasce solo una volta per poi assistere gradualmente, durante il cammino, a tante morti, interiori, tangenti, secanti e spesso proprie, forse troppo spesso proprie, pezzi di noi che sprofondano nella terra in cui si seminano parti di sè, le parti più preziose, quelle che vorremmo lasciare vive per l’eternità. L’eternità, un concetto surreale ed inspiegabile, asintodo del desiderio che punta all’infinito, all’ignoto, ad un futuro senza fine. Ma la fine arriva sempre, per tutte le cose e dai germogli, se raccolti in tempo, conserviamo nuovi semi da spargere di nuovo in quel campo che è la vita, campo sempre meno fertile e sempre più provato dalla coltura più intensiva che possa esistere, quella dei sentimenti, delle passioni, dell’amore più vero, lo stesso amore che ci ha generato.

Ma chi semina raccoglie, generalmente funziona così, peccato però che col tempo ci si fidi troppo del pusher di semi ed accecati dal tempo che, sempre più velocemente, muove la falce e guida l’aratro sul campo che troppo presto si riempie di erbacce, ci si ritrovi a coltivare semi sterili, semi che rubano acqua e sudore e tempo. E si muore ancora, addirittura prima che nasca nulla. Ma la nostra nascita è ancora più forte e viva, e la senti nel cuore, nelle ossa, nel cranio poggiato tra le mani magre ed affusolate ancora unite, quasi pronte ad un altro incantesimo che renda quel campo nuovamente pulito, incolto e vergine. Sale così la voglia di raccogliere di nuovo tutti gli attrezzi, ripulirli per benino dal marcio che li aveva resi quasi da buttare e riprendere a solcare quel campo di cui non si conoscono i limiti di cui tu stesso non ne sei che un seme germogliato e che non vuole affatto morire, non fosse altro per il rispetto del coraggio che ha avuto chi ti ha seminato, nonostante tutto!

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