-
©Teatro Instabile di Napoli
©Domenico Solimeno Please don’t use my photo without my permission
-
©Teatro Instabile di Napoli
©Domenico Solimeno Please don’t use my photo without my permission
-
©Teatro Instabile di Napoli
©Domenico Solimeno Please don’t use my photo without my permission
-
©Teatro Instabile di Napoli
©Domenico Solimeno Please don’t use my photo without my permission
-
©Teatro Instabile di Napoli
©Domenico Solimeno Please don’t use my photo without my permission
-
©Teatro Instabile di Napoli
©Domenico Solimeno Please don’t use my photo without my permission
-
©Teatro Instabile di Napoli
©Domenico Solimeno Please don’t use my photo without my permission
-
©Teatro Instabile di Napoli
©Domenico Solimeno Please don’t use my photo without my permission
-
©Teatro Instabile di Napoli
©Domenico Solimeno Please don’t use my photo without my permission
-
©Teatro Instabile di Napoli
©Domenico Solimeno Please don’t use my photo without my permission
-
©Teatro Instabile di Napoli
©Domenico Solimeno Please don’t use my photo without my permission
-
©Teatro Instabile Di Napoli
©Domenico Solimeno Please don’t use my photo without my permission
-
©Teatro Instabile di Napoli
©Domenico Solimeno Please don’t use my photo without my permission
Teatro instabile di Napoli
Devo ammettere che non sono un membro della brutta scuola. Ho un grande rispetto per alcune nozioni di bellezza anche se per alcuni è un’idea vecchio stile.
Eravamo in giro per il centro storico di Napoli, io e “la bionda” quando, tra i vicoli a ridosso di San Domenico Francesca riconosce un suo amico di vecchia data. Era il custode del Teatro Instabile di Napoli. Stava chiudendo il portoncino per andar via… ma ci apri le porte. Non conoscevo quel teatro nè la sua storia. Ci lasciò liberi di viaggiare tra i piccoli corridoi e dietro le quinte consumate del teatro. Si respirava aria di vita, una forza incontenibile dei graffi di chi suda, ogni giorno, per tener vivo un luogo che, più che un teatro, è divenuto trincea di sogni.