Arte contemporanea a Roma: la nostra guida di viaggio

Arte contemporanea a Roma: la nostra guida di viaggio

Roma è una città che ti “fa perdere tantissimo tempo”: questa frase di Jep Gambardella nel film “La grande bellezza” è la perfetta introduzione alla nostra guida. Siamo state a Roma svariate volte, per svago e lavoro, ma erano sempre 2 giorni, 3 giorni, 5 giorni e la sensazione era quella di sederti a tavola per gustare un piatto di cacio e pepe e doverti alzare appena intravedevi il cameriere arrivare con la tua portata.

Questa volta abbiamo deciso che sarebbe stato diverso e così abbiamo soggiornato nella città eterna per 15 giorni: il risultato?

Il primo è che abbiamo scritto la nostra guida di viaggio all’arte contemporanea a Roma e il secondo è che stiamo già pianificando il prossimo viaggio, questa volta se possibile ancora più lungo.

Ma entriamo nel vivo di questo itinerario creativo: qui condividiamo con te tutti i consigli dei luoghi dell’arte che abbiamo visitato, dei quartieri più interessanti per la street art, dei locali in cui abbiamo mangiato meglio (con tantissime proposte veg), ma non finisce qui. In fondo all’articolo è prevista una sezione speciale, definiamola 100% local: molte persone della community di Travel on Art hanno condiviso i posti del cuore della loro città e non potevamo non farne tesoro. Iniziamo questo viaggio nella “città de core” per eccellenza? Andiamo!

Arte contemporanea ad Ostiense

La nostra prima tappa di questa guida alla scoperta dell’arte contemporanea a Roma inizia con uno dei nostri quartieri preferiti che è senza dubbio Ostiense. Forse lo ricorderai perché è stata l’ambientazione scelta da Ferzan Özpetek per il film “Le fate ignoranti”, in particolare un palazzo di via Porto Fluviale, o per il Gasometro che si intravede spesso nella serie tv Skam Italia: ecco quali sono le tappe imperdibili.

@Travel on Art, Ostiense

Street art a Ostiense

Ostiense è una tappa imprescindibile per un itinerario sull’archeologia industriale a Roma e il nostro itinerario è iniziato proprio all’incrocio tra via Riva Ostiense e via del Porto Fluviale dove è situato il Gasometro. Qui si trovano tantissimi pezzi di arte urbana ed è la location ideale per scattare qualche foto stile urban, lontano dal traffico romano. Ma per gli appassionati di street art il bello deve ancora venire:

in via del Porto Fluviale si inizia con un pezzo di Axel Void e si prosegue con un pezzo di Geco e di Agostino Iacurci, posizionato sulla storica Pescheria Ostiense;
e a due passi da lì ti trovi davanti a due icone: da un lato Iena Cruz con il suo muro “Hunting Pollution” e di fronte, sull’Ex Caserma Aeronautica, la straordinaria opera di Blu intitolata “I mille volti”. Qui la fusione tra architettura e soggetti rappresentati è talmente totale da lasciarti in balia di quest’opera per alcuni minuti;
costeggiando interamente l’opera di Blu, si raggiunge il sottopassaggio in Via delle Conce (pienissimo di poster art e piccoli interventi) con un’opera di Hyuro e poi gli interventi di Herbert Baglioni e Sten Lex.

Per gli appassionati di street art a Roma, un’altra tappa che consigliamo è l’ex Centro Sociale Alexis in via Ostiense: purtroppo non è più possibile accedere, ma dall’esterno si possono vedere un’opera di Blu, di Alice Pasquini e di altri artisti.

Leggi anche: Dove trovare i muri di Alice Pasquini in Italia

Centrale Montemartini

Situata lungo la via Ostiense, poco prima dell’ex Centro Sociale Alexis e di fronte agli ex Mercati Generali, la Centrale Montemartini è uno straordinario esempio di riconversione in sede museale di un edificio di archeologia industriale e siamo state molto felici di poterla finalmente visitare.

@Travel on Art, Centrale Montemartini

Quello che è stato il primo impianto pubblico per la produzione di energia elettrica, oggi è diventato il secondo polo espositivo dei Musei Capitolini, anche se pochi ancora lo sanno. All’interno di Centrale Montemartini è ospitata una collezione di sculture dell’antichità classica che sono state trovate durante degli scavi e che risalgono alla fine del ‘800 e gli inizi del ‘900. Al piano terra sono esposti mosaici di grande valore, come quello con scene di caccia proveniente da S. Bibiana, ma a conquistarci completamente sono stati gli ambienti della Sala Macchine, dove sono esposte numerose statue. Questo contrasto tra un passato più antico e uno più recente, unito alla sinergia tra ambiente industriale e busti classici, crea un cortocircuito assolutamente straordinario: visita più che consigliata.

Officine Fotografiche

In un bellissimo ex caseificio in via Libetta, si trova la sede delle Officine Fotografiche. Qui è possibile seguire corsi e workshop e partecipare a mostre fotografiche. Durante il nostro soggiorno romano abbiamo partecipato ad un opening e abbiamo potuto portare Thor con noi all’interno dello spazio (cosa rarissima in Italia). Oltre ad essere dog friendly, Officine Fotografiche è un luogo che racchiude tantissime anime: se ami l’arte e in particolar modo la fotografia, non puoi non visitarlo.

Leggi anche: Musei dog friendly, quali visitare

@Travel on Art, Officine Fotografiche

Coworking a Ostiense

Se cerchi un posto ad Ostiense in cui poter lavorare e conoscere professionisti che lavorano nei settori del digitale e dell’arte, appuntati l’indirizzo di Opengra, coworking, spazio creativo e di eventi in via Negri.

Dove mangiare a Ostiense

Ostiense è un quartiere molto vivace e sono tantissimi i locali tra cui scegliere per un pranzo, un aperitivo o una cena.

Ecco i nostri 3 consigli:

Marigold è una deliziosa bakery a due passi dal muro “I mille volti” di Blu e unisce design e atmosfere danesi ad un menù con forti influenze italiane. La clientela qui è internazionale ed è il posto perfetto per lavorare gustandosi un brunch o un pranzo leggero. Il locale è dog friendly e se cerchi la hygge, qui sei nel posto giusto per trovarla;
Bacetto è un locale che si trova vicino all’Università e a pranzo è sempre colmo di studenti e di professionisti. Qui puoi mangiare i piatti della tradizione tipica romana, ma anche antipasti più fusion. Consiglio: la melanzana alla parmigiana come antipasto è stata un’esperienza meravigliosa;
Verde Pistacchio, a due passi da Bacetto, è un piccolo locale veg che punta sui concetti di biologico e km zero, proponendo un menù accessibile a tutti. Interessante anche la seleziona di birre artigianali, sia italiane che straniere.

Arte contemporanea a Testaccio

Testaccio, il cui nome deriva dall’omonimo monte su cui sorge, è un quartiere molto noto e dall’anima popolare. Ciò che più ci ha colpito, portandoci a visitarlo più volte durante il nostro soggiorno, è che rappresenta perfettamente l’unione tra le antiche tradizioni romani e le nuove tendenze.

Street art a Testaccio

Iniziamo il nostro itinerario qui con una delle opere di arte urbane più suggestive che abbiamo visto durante il nostro soggiorno romano: “The jumping wolf” è la lupa altra 30 metri circa, realizzata da Roa in via Galvani. L’artista belga ha voluto onorare un simbolo della città eterna e quest’opera è stata voluta dalla Galleria Modern Art Contemporary. Sul lato opposto della strada l’Hotel Retesta ospita un’opera di Tellas, che è visibile dall’esterno dalla teca di vetro che lo avvolge, e dentro il mercato Testaccio spicca un’opera di Alice Pasquini. Ma si possono trovare altri interventi su alcuni dei muri dell’Ex Mattatoio, ora sede espositiva e di laboratori universitari, te ne parliamo nel paragrafo seguente.

@Travel on Art, Mattatoio Testaccio

Mattatoio di Roma (Ex Macro Testaccio)

Il complesso architettonico del Mattatoio di Testaccio, costruito fra 1888 e 1891 da Gioacchino Ersoch, è uno dei più importanti edifici di archeologia industriale della città. L’obiettivo di questo spazio è rappresentare un centro di eccellenza per la produzione e la restituzione delle ricerche nazionali e internazionali legate alle arti performative e ai loro rapporti con le arti visive. Ad oggi ospita una sezione del MACRO, uno dei principali poli museali di arte contemporanea e la Città dell’altra Economia, un luogo di eventi e incontri per la promozione dell’agricoltura biologica, il commercio equo solidale, la rinnovabilità e l’economia consapevole. Inoltre all’interno dell’ex Mattatoio c’è anche la facoltà di Architettura di Roma Tre.

Inoltre, per gli appassionati di arte urbana, davanti ad uno degli archi di ingresso spicca l’opera di Laura Luvi “Il domatore dei fiori selvaggi” e un intervento di Lucamaleonte che rappresenta un bellissimo volto di donna.

Durante la nostra visita, abbiamo assistito a “Conosco un labirinto che è una linea retta”, sviluppato dall’artista Dora Garcìa per i Padiglioni 9A e 9B del Mattatoio di Roma, che si concentra sull’idea di evento, durata e ripetizione.

Cimitero Acattolico

In zona Testaccio, una delle tappe imperdibili è il Cimitero Acattolico, uno dei luoghi di sepoltura tutt’ora in uso più antichi in Europa che ospita numerosi esponenti del mondo culturale come John Keats, Percy Bysshe Shelley, Antonio Gramsci, Carlo Emilio Gadda e altri.

@Travel on Art, Cimitero Acattolico

Conosciuto anche come il “Cimitero degli attori e dei poeti”, è stato fondato intorno al 1716, quando a Roma iniziarono a morire persone straniere che non appartenevano alla religione cattolica. Dato che non potevano essere seppellite in terra consacrata, Papa Clemente XI diete il consenso affinché fossero interrati in una zona dietro la Piramide Cestia.

Qui l’accesso ai cani non è consentito ed è richiesta una donazione all’ingresso.

Dove mangiare a Testaccio

Testaccio è uno dei quartieri di Roma in cui abbiamo mangiato meglio, ecco i nostri consigli:

Jole in cucina con amore rimarrà per sempre nel nostro cuore. Qui non solo ti senti a casa per l’accoglienza che ti viene riservata dallo staff e per la selezione musicale, ma per i piatti che ricordano quelli della nonna. Cacio e pepe e carciofo alla giudia voto 10 e lode;
Ketumbar propone sia piatti tipici della tradizione che ricette fusion (involtini di verdure strepitosi). Il locale è bellissimo e la domenica propone la formula del brunch: molto consigliata la carbonara vegetariana con zucchine al posto del guanciale;
e se vuoi bere un buon caffè, accompagnato da un pasticcino, la Pasticceria Linari è una garanzia.

Arte contemporanea a Trastevere

Trastevere è l’imperativo categorico per chiunque visiti Roma, qui però non vogliamo parlarti dei tesori più noti, come la Basilicata di Santa Maria in Trastevere o l’Orto Botanico, ma delle tappe imperdibili per un amante dell’arte contemporanea che voglia vivere questo quartiere in modo diverso.

Street art a Trastevere

Viale Trastevere è il paradiso per gli amanti della poster e sticker art, come Kappa2Emme, Qwerty, Ablup e culmina sul muro di cinta dell’Ospedale Nuovo Regina Margherita, in cui è stato realizzato il pezzo “I still remember how it was before” da My Dog Sighs. Questo muro è composto da 540 occhi che contengono il riflesso dello skyline di Roma e la silhouette di alcune persone che lavoravano nell’ospedale e ora non ci sono più. Proseguendo verso Piazza San Cosimato si viene immediatamente conquistati dalle saracinesche dipinte dei vari banchi del mercato e poi ci si perde in Via della Paglia, Via della Scala etc. Tra i pezzi più noti ci sono quello dedicato a Sora Lella, storico personaggio romano, realizzato da Le Diesis e la saracinesca in Piazza Sant’Egidio dipinta dallo street artist torinese Neve che ha ritratto Anna Perenna, antica dea romana raccontata da Ovidio e impersonata nel volto di una anziana signora.

Gallerie d’arte a Trastevere

Trastevere è un quartiere di Roma che spicca per i locali, ma non solo: le gallerie d’arte contemporanea di Trastevere sono molto attive e ti consigliamo di partecipare alle loro inaugurazioni. Eccone 2 da seguire:

T293 si trova in via Ripense e spicca sia per lo spazio fisico molto interessante che per una grande consapevolezza delle pratiche artistiche attuali sia sperimentali che concettualmente rilevanti per il dialogo contemporaneo;
Sant’Andrea de Scaphis era una chiesa di Trastevere a Roma che da qualche anno è diventata a tutti gli effetti una delle gallerie d’arte contemporanea più interessanti. Oltre al lavoro curatoriale, ciò che conquista è la location, unica nel panorama nazionale.

Leggi anche: La nostra top list delle migliori gallerie d’arte contemporanea in Italia

Dove mangiare a Trastevere

Trastevere non sarebbe Trastevere senza i locali e la vita notturna, quindi ora vogliamo consigliarti 3 indirizzi:

se l’inizio della giornata ti mette in crisi, ci pensa il Maritozzaro a rimetterti in pace con il mondo: per noi il più maritozzo che abbiamo assaggiato;
se vuoi concederti una merenda che doni la giusta energia, la Pasticceria e Gelateria Giuffrè prepara un tiramisù in vasetto che è assolutamente delizioso (consigliata anche la limonata naturale);
per un aperitivo in un locale hipster, ma lontano dal caos a volte eccessivo, Santo Trastevere è una garanzia e la sua selezione di gin ti farà perdere la testa;
infine, per una cena veg dai sapori fusion Aromaticus è una certezza: il locale è molto bello e ha un piccolo giardino interno ideale per chi ha con sè il suo amico a 4 zampe.

Arte contemporanea a San Lorenzo

Appena abbiamo raggiunto San Lorenzo, ci siamo subito sentite catapultate a Manchester: questo quartiere è uno dei più vivaci di Roma ed è frequentato principalmente da studenti provenienti da ogni parte d’Italia. Il dinamismo della vita notturna e dei locali, si manifesta anche sui muri con stencil e opere di artisti più o meno noti: qui ti raccontiamo tutto.

@Travel on Art, San Lorenzo

Street art a San Lorenzo

Uno dei muri più celebri del quartiere è stato dedicato al bombardamento che ha subito durante la Seconda Guerra Mondiale: gli artisti che lo hanno realizzato sono stati Giulio Vesprini e Nulo. Situato tra Via degli Ausoni e Via dei Sabelli, “Cerchio G38” è una vera esplosione astratta.

Un altro pezzo molto interessante, realizzato da Sten Lex, si trova sul centro culturale Nuovo Cinema Palazzo, che è stato occupato circa una decina di anni fa da un gruppo di artisti, abitanti del quartiere e operatori culturali, per impedire che venisse trasformato in un casinò.

Un altro muro che ti consigliamo assolutamente di vedere, per noi è stato di grande impatto emotivo, è stato realizzato il 25 Novembre 2012 in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Lungo Via Dei Sardi, Elisa Caracciolo ha dato vita a oltre 100 sagome che si tengono per mano: ogni sagoma bianca ha una targhetta e una data, in ricordo degli omicidi avvenuti quell’anno.

Non mancano altri muri di artisti importanti, come quello realizzato da Luogo Comune per celebrare l’anima associativa del quartiere. Ecco infine qualche altro indirizzo da segnare:

“Tutti in bici” di Simone Ferrarini, in collaborazione con il collettivo FX, che si trova in via dei Peligni;
“Kidz are the future”, realizzato in via de Lollis in occasione dei 70 anni della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo da Napal, Brus, Brek e Ade;
quello realizzato da Francesco Pirsichella, in arte Piskv, nel progetto di riqualificazione e miglioramento dell’impianto di basket di San Lorenzo, a cui hanno partecipato anche i ragazzi del quartiere;
“Fantasia in piazza”, nell’isola pedonale sulla piazza dell’Immacolata, di Leonardo Crudi, che propone una nuova idea di città, con strade e piazze come luoghi comuni e condivisi da tutta la cittadinanza.

Fondazione Pastificio Cerere

La Fondazione Pastificio Cerere è nata nel 2004 per promuovere e diffondere l’arte contemporanea e dal 2005 ha sede nell’ex pastificio Cerere, un interessante esempio di archeologia industriale romana di inizio ‘900. Il Pastificio Cerere è un centro artistico già dagli anni ’70, quando gli artisti del “Gruppo San Lorenzo” avevano scelto questo luogo quale sede espositiva. Oggi la Fondazione Pastificio Cerere promuove progetti formativi e residenze per giovani artisti, insieme ad un ricco programma di mostre, workshop e seminari.

Durante il nostro soggiorno a Roma abbiamo visitato la mostra dedicata ad Antonio Della Guardia, intitolata “Per un Prossimo Reale”. Antonio Della Guardia ha sviluppato un’indagine sui condizionamenti imposti dal lavoro contemporaneo sul corpo, sui processi cognitivi e sulle sfere più intime della nostra vita privata: una mostra partecipata in cui il visitatore può mettersi in gioco e scoprire qualcosa di nuovo anche su di sé.

Galleria Materia

San Lorenzo è un quartiere che ospita tantissimi studi di artisti e molte gallerie d’arte: una delle nostre preferite è la Galleria Materia che ha un legame molto profondo con la città e il quartiere, nonostante la visione internazionale degli artisti. Se vuoi sapere quali sono gli studi e le gallerie da visitare, ti linkiamo al portale SALAD che mappa gli studi, gli spazi espositivi e alcune opere della street art di San Lorenzo.

Dove mangiare a San Lorenzo

Se c’è una cosa che non manca a San Lorenzo sono i locali in cui cenare e fare aperitivo: noi ti consigliamo un locale che ha tre grandi pregi: arredo super hipster, cocktail d’autore ed è anche dog friendly. Stiamo parlando di Officine Beat, in Via degli Equi: si può anche cenare, ma noi non abbiamo testato la cucina mentre il Bloody Mary è approvato!

Arte contemporanea a Torpignattara e Pigneto

Quando diciamo che Roma non è solo la città eterna, ma più di tutto è una città de core, lo facciamo perché abbiamo avuto la fortuna di vivere alcune dinamiche locali di quartiere. Torpignattara e Pigneto rientrano a pieno titolo nella guida dell’arte contemporanea a Roma non solo perché custodiscono tantissime opere di arte urbana e una delle gallerie più attive, ma anche perché qui ci sono numerosi studi di artisti di grande calibro come Daniele Tozzi, Camilla Falsini, Gio Pistone.

@Travel on Art, “Hostia” di Nicola Verlato

Street art a Torpignattara 

Situato nel quadrante est della capitale, Torpignattara negli ultimi anni ha vissuto importanti progetti di riqualificazione che lo hanno trasformato in una delle aree più interessante per gli appassionati di arte urbana. Un elemento importante da considerare è la multiculturalità: ospita alcune moschee e la scuola Pisacane è un esempio per la numerosa presenza di bambini con famiglie di origini straniere.

Questo dinamismo ha reso Torpignattara il luogo perfetto in cui realizzare opere d’arte che si inseriscono nel tessuto urbano locale, ecco quindi alcuni interventi da non perdere:

in primis, una delle opere che più ci ha conquistate, è la famigerata Cappella Sistina di Torpignattara, realizzata nel 2015 da Nicola Verlato. Si tratta di un muro monocromo che si intola “Hostia” ed è a tutti gli effetti un tributo a Pasolini, di cui viene raccontata la morte. Si trova in via Alessi 215;
di fronte è possibile l’intervento del francese Atlas;
spostandosi in via Cencelli si possono vedere le opere di Crayon e di MP5 mentre in via Ciro Da Urbino alcuni pezzi di Sten Lex, Hogre e C215;
un altro pezzo molto bello è quello di Blek Le Rat a due passi dal muro di Nicola Verlato.

Wunderkammern Torpignattara

In via Serbelloni a Torpignattara, in un ex deposito di frutta, si trova la galleria d’arte contemporanea Wunderkammern. Una realtà attiva e conosciuta su scala nazionale, anche per la sede milanese, che da anni ha contribuito a rendere Torpignattara uno dei quartieri perfetti per gli art addicted. Negli anni ha decisamente sostenuto l’arte urbana, in un progetto continuo che coinvolge sia la galleria, ma anche artisti ed edifici del quartiere, organizzando inaugurazioni che hanno lasciato il segno. Se questo quartiere ha fatto dell’arte la sua cifra stilistica, insieme alla valorizzazione delle differenze tra più culture, il merito è anche di questa galleria.

@Travel on Art, Wunderkammern

Dove fare aperitivo a Torpignattara

Se dopo il tour dell’arte urbana a Torpignattara, vuoi concederti un aperitivo con la A maiuscola, ti consigliamo il locale Fatti di Farina che si trova a due passi dalle opere di Verlato e Atlas. Qui abbiamo bevuto un ottimo spritz accompagnato dalle focaccine farcite da perdere la testa (prezzo 5 euro a persona, in vero stile popolare).

Street art a Pigneto

Pigneto è un quartiere con un forte senso di identità comunitaria, situato tra Via Prenestina e Via Casilina. Il cuore è la sua isola pedonale nota di giorno per il mercato rionale e di sera, per gli aperitivi, i ristoranti etnici e la vita notturna. Qui non mancano artisti e opere di arte urbana, ti lasciamo di seguito alcuni indirizzi:

uno degli interventi più grandi è la facciata astratta su Via Fortebraccio dipinta da 2501, all’anagrafe, Jacopo Ceccarelli. Si intitola “Intersection” e rappresenta l’atto di dipingere;
un’altra via imperdibile è via Fanfulla in cui si possono ammirare molti interventi dedicati a Pasolini, come quelli di Omino 71 e “L’occhio di Pasolini” dell’artista romano MAUPAL. Sempre qui si possono vedere dei piccoli interventi di Alice Pasquini e Jef Aérosol;
altre due opere di street art al Pigneto che sono state commissionate dalla galleria d’arte Varsi in occasione di due mostre sono quelle di DULK e di ETNIK e si trovano in via Antonio Tempesta.

@Travel on Art, Pigneto

Dove mangiare a Pigneto

Pigneto è il quartiere per eccellenza se si pensa ai locali, qui ti vogliamo lasciare due consigli Travel On Art approved:

il ristorante veg Vitaminas 24, comodissimo alla metro C di Pigneto, è a tutti gli effetti un laboratorio di ricette biologiche. Qui non mancano mai vellutate, veg burger con salse homemade e centrifughe;
Tuba è una libreria delle donne e locale sull’isola pedonale del Pigneto a Roma: il posto perfetto per un pranzo o un aperitivo, con acquisto di libro annesso perché la selezione è davvero top. Qui è possibile trascorrere anche qualche ora in smartworking, se vuoi goderti la vera atmosfera del quartiere.

Arte contemporanea nel Quartiere Spagna e Villa Borghese

Durante questo viaggio a Roma ci eravamo ripromesse di non lasciarci irretire dalla bellezza classica che abbiamo visto mille volte: il risultato?

Ovviamente Roma ci ha battuto 10 a 0. Il tour che ti proponiamo in questo paragrafo è all’insegna della meraviglia e inizia con:

una passeggiata lungo la scalinata di Piazza di Spagna che ti conduce alla Galleria d’Arte Moderna, dove abbiamo visitato la mostra dedicata a Sten Lex e la mostra “Ciao Maschio”;
una visita alla Galleria Gagosian che fino al 23 ottobre ospita “Forgiving and Forgetting” di Damien Hirst;
una tappa a Villa Borghese con la straordinaria mostra dedicata sempre a Damien Hirst e visitabile fino al 7 novembre
infine, come ultima tappa, Piazza del Popolo con l’opera di Jago ospitata nella Basilica di Santa Maria in Montesanto.

GAM: visita e mostre

La Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale è stata inaugurata ufficialmente nel 1925 e si è arricchita negli anni di numerose opere d’arte per costruire una collezione civica di arte contemporanea di rilievo nazionale. Qui si possono vedere opere di inizio ‘900, opere di Pop Art e di Arte Povera e c’è inoltre un ricco calendario di mostre ed eventi.

Durante la nostra visita abbiamo visto l’intervento “Rinascita” di Sten Lex, un stencil poster site specific, realizzato per la Galleria in collaborazione con Wunderkammern Gallery e il progetto di Carole A. Feuerman, scultrice riconosciuta a livello internazionale come una tra i massimi esponenti dell’iperrealismo americano.

Inoltre fino al 14 novembre è visitabile la mostra “Ciao Maschio” che noi consigliamo tantissimo. Questa esposizione presenta oltre 100 opere, tra dipinti, sculture, grafica, fotografia, film d’arte e sperimentali, video, video-performances e installazioni, di cui molte mai esposte prima o non esposte da lungo tempo. Grazie all’esclusivo filtro dei diversi linguaggi dell’arte, questa mostra racconta l’evoluzione della rappresentazione e del ruolo dell’uomo contemporaneo nella società e l’influenza che questi cambiamenti hanno avuto sulle arti, in particolare dalla seconda metà degli anni Sessanta fino al presente periodo post-ideologico.

Galleria Gagosian

A due passi dalla GAM, in via Crispi 16, si trova la Galleria Gagosian che vanta una sede architettonicamente straordinaria. Si tratta di un edificio del 1921, utilizzato in precedenza come banca, progettato dall’architetto romano Firouz Galdo. La galleria, aperta da Larry Gagosian nel 1979, è considerata una delle principali gallerie di arte moderna e contemporanea del mondo e durante la nostra visita abbiamo visto “Forgiving and Forgetting”, una mostra di sculture e nuovi dipinti di Damien Hirst.

@Travel on Art, Mostra di Damien Hirst a Galleria Borghese

Galleria Borghese con Archaeology Now

“Treasure From The Wreck Of The UnbelievableDamien Hirst Archeology now” è il titolo della mostra che è stata inaugurata l’8 giugno a Galleria Borghese di Roma ed è visitabile fino al 7 novembre. Curata da Anna Coliva e Mario Codognato, questa mostra ha invaso tutte le sale della collezione capitolina con ben 80 opere della serie Treasure From The Wreck Of The Unbelievable già esposta a Venezia nel 2017. L’obiettivo era creare uno straordinario dialogo tra passato e contemporaneo, facendo comunicare i capolavori della storia dell’arte di Galleria Borghese con le opere ultra tecnologiche di Hirst.

Il risultato? Per noi che l’abbiamo visitata assolutamente esplosivo.

E poi quando in una stanza, con da un lato un’opera di Caravaggio e dall’altra un’opera di Bernini, riesci comunque ad attirare l’attenzione del visitatore, significa che sei un artista straordinario e Damien Hirst lo è.

Leggi anche: Damien Hirst e le sue opere spiegate in 5 punti

Pietà di Jago nella Chiesa degli Artisti

Un’altra chicca per gli appassionati di arte contemporanea è la nuova scultura di Jago, intitolata “Pietà”, che sarà esposta fino al 28 febbraio nella Basilica di Santa Maria in Montesanto. L’opera, che prevede l’ingresso libero e senza prenotazione da via del Babuino, è frutto di 16 mesi di lavoro a Napoli, nello studio di Sant’Aspreno ai Crociferi. Non è una semplice riproposizione del celebre episodio biblico, ma si tratta di una rielaborazione in chiave contemporanea di un momento simbolico di raccoglimento e di dolore, in cui l’umanità si è identificata fino ad oggi.

@Travel on Art, Pietà di Jago

Street art a San Basilio con il progetto SanBa

Molto spesso quando si pensa all’arte contemporanea a Roma ci si limita a visitare gli eventi delle zone più note e centrali, mentre le periferie custodiscono davvero dei tesori.

Per questo vogliamo parlarti del progetto artistico di street art SanBa, nato nel 2014 da un’idea dell’associazione Walls per la riqualificazione del quartiere attraverso opere di arte urbana e laboratori di alfabetizzazione all’arte contemporanea. Questo progetto è stata un’occasione non solo per valorizzare esteticamente il quartiere, ma per creare inclusione sociale tra gli abitanti dei palazzi coinvolti e gli artisti.  Se vuoi vedere il cuore del progetto, si trova nella piazza principale che è delimitata tra via Arcevia e via Treia con 6 facciate molto imponenti realizzate dall’artista romano Hitnes a tema natura e animali.

Ma il progetto non si esaurisce qui: un altro artista coinvolto è Agostino Iacurci che ha realizzato un muro in via Fabriano che ritrae un anziano che annaffia il suo orto e invita le persone a curare il loro habitat. Iacurci ha realizzato anche un altro muro che raffigura una palla di vetro contenente alcuni elementi naturali.

@Travel on Art, progetto SanBa opera di Liqen

Uno degli artisti che più siamo felici di aver visto dal vivo è lo spagnolo Liqen che ha realizzato due capolavori: “El Renacer” che raffigura un rastrello girante che elimina gli orrori della civiltà industriale, lasciando spazio a timidi germogli ed “El Devenir”, un affresco sui toni del blu che rappresenta un tripudio di fiori.

L’ultimo iconico murale di San Basilio è opera di Blu e raffigura il santo patrono del quartiere, San Basilio, nell’atto di bloccare i poliziotti durante uno sgombero. L’opera ricorda le proteste del 1974 per il diritto alla casa che portarono alla morte di un giovane ragazzo, Fabrizio Ceruso.

Street art a Rebibbia: i 3 muri di Blu

Rebibbia ci ha accolte in una giornata grigia di inizi ottobre regalandoci 3 delle opere più belle mai viste, che finiscono in cima alla nostra guida all’arte contemporanea a Roma.

Càpita di Blu

“Cápita”, in via Cicigliano, ritrae un’enorme giostra che però garantisce il divertimento solo ad alcune persone. Gli scivoli acquatici multicolore terminano la loro corsa in due vasche differenti: in una l’acqua è sporca e raccoglie gli scarti della società che sono i più deboli, mentre nell’altra la piscina è pulita e sulla superficie galleggiano uomini potenti e arricchiti, esibendo champagne e soldi come rappresentazione ironica e spietata di quella parte del potere sempre più corrotta. Questo parco assume perfettamente le sembianze di un intestino umano e fa riflettere sui livelli di disuguaglianza della nostra società.

@Travel on Art, Càpita di Blu

Opera di Blu

Sempre in via Cicigliano, sulla grande facciata cieca di una palazzina popolare, al lotto 24, Blu ha realizzato l’ennesimo intervento che riprende per stile e cromie il muro portato a termine a Campobasso. Si tratta di un corpo vegetale, un rampicante variopinto di arbusti e radici, che agguanta un edificio di cemento. Il concetto è sempre uno: il cambiamento della classe politica di domani passa, oggi, dalla maturazione del tessuto sociale.

Spirale dell’evoluzione di Blu

In via Giovanni Palombini si trova una delle opere più iconiche di Blu: un’opera dantesca incredibile, che rappresenta l’evoluzione umana. Il muro è stato realizzato in collaborazione con il comitato di quartiere ed è un’aspra critica al capitalismo e alle sue conseguenze ambientali e sociali.

Leggi anche: Dove trovare 10 opere di Blu in Italia

3 indirizzi per l’arte contemporanea da non perdere

L’arte contemporanea a Roma si trova in luoghi tra loro molto differenti, quindi qui vogliamo raccogliere 3 indirizzi assolutamente da non perdere per il tuo prossimo viaggio romano.

MAAM

Il Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz si trova in via Prenestina 913 ed è visitabile solo il sabato dalle 10.30 alle 17 circa: non è previsto biglietto di ingresso ed è possibile visitarlo anche con il proprio amico a 4 zampe. La storia di questo luogo è tanto complessa quanto affascinante e ora proviamo a raccontartela.

Esisteva una volta l’ex Salumificio Fiorucci, un’immensa area industriale abbandonata alla periferia di Roma lungo via Prenestina: alcuni anni fa diverse famiglie di origini straniere sono entrate in quest’area e hanno inziato ad abitarla. Una piccola città con cittadini da ogni parte del mondo, che non a caso ha scelto di nominarsi come Metropoliz. Con la vita degli abitanti qui è cresciuto anche il museo con opere di oltre 4oo artisti che hanno preso forma come installazioni, murales e molto altro. Tra gli artisti che possiamo citare ci sono Alice Pasquini, Millo, Kobra e tanti altri: noi lo abbiamo visitato e ne siamo rimaste profondamente affascinate.

@Traven on Art, MAAM

Contemporary Cluster

Contemporary Cluster è uno spazio dedicato alla interdisciplinarietà e alla contaminazione tra arte, architettura, fotografia, design, visual art, sound design, fashion design e molto altro. La sua nuova sede è all’interno di Palazzo Brancaccio, palazzo nobiliare costruito a fine ‘800 e immerso nel verde del quartiere Esquilino.

Contemporary Cluster è suddiviso in diversi settori: al piano terra Tube, un lungo corridoio di 130 metri quadrati, votato a opere multimediali e glitch art, accompagna i visitatori verso l’ingresso dello spazio espositivo di quattro sale (noi abbiamo visto la mostra “Semina” di Sara Ricciardi e ne siamo rimaste incantate) con zona editoria e caffetteria. Da poco ha inaugurato l’Apartamento, progettato e allestito dall’architetto Giorgia Cerulli, che indaga la dimensione moderna dell’abitare attraverso il dialogo tra il design storico e i migliori brand e designer contemporanei. Tappa assolutamente consigliata!

@Travel on Art, Contemporary Cluster mostra Sara Ricciardi

MAXXI

Il MAXXI è stato inaugurato nel 2010, produce e ospita mostre di arte e architettura, progetti di design, fotografia, moda, rassegne cinematografiche e performance di teatro e danza. Il primo motivo per cui non puoi non visitarlo è l’architetto che ha realizzato il progetto: la straordinaria Zaha Hadid. Il secondo motivo è la proposta di alcune mostre temporanee di grande livello, come l’attuale dedicata a Sebastião Salgado che è visitabile fino al 13 febbraio.

5 luoghi panoramici a Roma

Uno degli aspetti più magici di Roma è che, quando meno te lo aspetti, si rivela con la sua bellezza unica, lasciandoti davvero senza parole. A noi è capitato più volte durante il nostro viaggio, per questo abbiamo deciso di raccogliere nella guida all’arte contemporanea di Roma alcuni luoghi panoramici indimenticabili.

Giardino degli Aranci

In cima al colle Aventino, si trova il Parco Savello, conosciuto da tutti come Giardino degli Aranci. Un luogo, nascosto, quasi misterioso, dove è possibile ammirare una vista spettacolare di tutta Roma.

L’entrata principale del Giardino degli Aranci si trova in Piazza Pietro d’Illiria, ma è possibile entrare anche dal Clivio di Rocca Savella e via di S.Sabina. Il viale principale suddivide il parco in due parti e al centro è possibile ammirare, da una prospettiva unica, la Cupola della Basilica di San Pietro, ma anche il Gianicolo, il Tevere e l’Isola Tiberina.

Un’altra informazione importante è che in tutto il parco è possibile ammirare i profumatissimi alberi di arance amare, da cui deriva il nome del parco: secondo un’antica leggenda, questi frutti avrebbero poteri magici.

Una volta che hai concluso la tua visita al Giardino degli Aranci, ti consigliamo di visitare anche la Basilica di Santa Sabina e poi di proseguire verso Piazza Cavalieri di Malta, dove si trova la Villa del Priorato di Malta. Se la porta della villa è chiusa, è molto probabile che tu possa trovare delle persone in fila: perché? Perché aspettano di poter poggiare l’occhio sul grande portone e di guardare attraverso il buco della serratura. Qui si può ammirare una splendida prospettiva della Cupola di San Pietro, che appare lungo il viale dei Giardini dell’Ordine, costeggiato da alberi (nel film La Grande Bellezza puoi avere un’anticipazione).

Parco del Colle Oppio

Il Parco del Colle Oppio si estende sull’area dell’omonimo colle ed alterna ampie zone di verde a resti monumentali straordinari, come il padiglione della Domus Aurea neroniana, le Terme di Tito e quelle di Traiano. Noi abbiamo iniziato la nostra passeggiata, parcheggiando l’auto in via delle Terme di Traiano e, quasi per caso, ci siamo trovate davanti al Colosseo: senza dubbio questo è uno dei luoghi panoramici ideali per scattare una foto indimenticabile all’Anfiteatro Flavio.

Gianicolo con Fontana dell’Acqua Paola 

Un luogo su cui abbiamo fantasticato dopo aver visto La Grande Bellezza è la Fontana dell’Acqua Paola: l’abbiamo raggiunta comodamente in auto e non siamo rimaste affatto deluse. La vista da qui su Roma è splendida, ma se vuoi scattare una foto effetto wow di consigliamo di proseguire la passeggiata verso il Gianicolo e raggiungere il belvedere in prossimità della statua di Garibaldi.

@Travel on Art, vista da Piazzale Socrate

Piazzale Socrate

Piazzale Socrate è diventato noto per essere lo sfondo di una delle scene girate in Skam Italia e noi non possiamo che consigliarlo perché ci ha regalato la vista più suggestiva di Roma.

Passeggiata del Gelsomino

Un’altra chicca, forse ancora poco nota, è la Passeggiata del Gelsomino: per raggiungerla bisogna entrare all’interno della Stazione San Pietro e poi proseguire lungo il binario 1, svoltando subito a destra. Questo percorso è perfetto per ammirare San Pietro e la sua Cupola da una prospettiva diversa.

I nostri spot turistici preferiti (che non stancano mai)

I musei a Roma sono bellissimi, ma in certi momenti tutto quello che serve è passeggiare per le sue strade. Durante le nostre passeggiate con Thor, soprattutto al tramonto, abbiamo sgranato gli occhi almeno 100 volte davanti allo spettacolo che si parava davanti. Perciò ecco quali sono 3 itinerari che ti consigliamo di non perdere.

Itinerario Teatro Marcello

Noi abbiamo parcheggiato l’auto nella piazza di Santa Maria della Consolazione e, dopo aver visitato la Chiesa, abbiamo raggiunto un punto panoramico perfetto per scattare una foto ai Fori Imperiali. Proseguendo per la strada, abbiamo raggiunto i Musei Capitolini dai quali è possibile scattare una bellissima foto all’Altare della Patria. Scendendo le scale, abbiamo costeggiato il Teatro Marcello (una delle nostre location preferite di Roma) e ci siamo lasciate assorbire completamente dal Ghetto Ebraico. Non è mancata una sosta food, con un ottimo trancio di pizza da Alice Kosher!

Tempo complessivo della passeggiata: un’ora – un’ora e mezza.

@Travel on Art, Fori Imperiali

Itinerario Eur

Un’altra zona che abbiamo visitato durante ogni nostro viaggio a Roma è l’EUR, il cui connubio tra natura e architetture è unico. La prima tappa, perfetta soprattutto per chi viaggia con bambini o cani, è il Laghetto dell’EUR, un bacino artificiale situato in un grande parco verde. Lo si può raggiungere in metro scendendo alla fermata B EUR Palasport o parcheggiando la macchina vicino al parco. Proseguendo nella zona ovest del laghetto, ci siamo trovate davanti alla scalinata che conduce alla Basilica dei Santi Pietro e Paolo che ha la quarta cupola più grande per dimensioni in tutta roma, dopo Pantheon, Basilica di San Pietro e Basilica di San Giovanni. Infine una delle nostre architetture preferite e questa volta siamo riuscite a ritrarla di notte: il Palazzo della Civiltà Italiana, a volte chiamato anche Colosseo Quadrato per via della sua forma squadrata che ricorda molto il  Colosseo. Questa è una tappa fissa dell’EUR ed è stato ultimato nel dopoguerra: la sua architettura originale con i 216 archi lo ha reso uno dei simboli della Roma più moderna.

Anche qui non è mancata la sosta food: ti consigliamo la pinsa e il supplì di Giolitti.

@Travel on Art, Palazzo della Civiltà Italiana

Itinerario Villa Pamphili

Noi abbiamo soggiornato in una bellissima casa in zona Aurelia e, in soli 5 minuti d’auto, potevamo raggiungere l’ingresso del meraviglioso parco di Villa Pamphili, che Thor ha adorato. Villa Pamphili è una residenza storica, ma è anche il più grande parco della capitale con edifici seicenteschi, giardini all’italiana e fontane. Ci siamo immerse in 180 ettari di verde costellati di percorsi, piste ciclabili, zone attrezzate con giochi per bambini e aree cani: un’autentica meraviglia in cui concedersi un picnic o leggere un libro.

Inoltre qui ti consigliamo il Vivi Bistrot: noi lo abbiamo scelto per una colazione nel parco, con centrifuga di frutta e verdura e muffin ai mirtilli!

Il parco è aperto dalle 7 fino al tramonto e ci sono più ingressi: Via San Pancrazio, Via Leone XIII, Largo Casale Vigna Vecchia, Largo M. Luther King, via Vitellia, Via della Nocetta e due entrate su Via Aurelia Antica (ai civici 183 e 327).

I consigli local della community di Travel On Art

Se hai la fortuna di avere una community, puoi non chiedere aiuto quando sei in cerca di consigli per i posti TOP che solo i veri local conoscono a Roma? Qui abbiamo raccolto tutti i consigli che abbiamo ricevuto: fanne buon uso!

Pasticcerie imperdibili a Roma

 

Biscottificio Innocenti
Regoli
Charlotte
Romoli
Forno Boccione
il Maritozzaro
Signorini
Le levain
Grezzo Raw Chocolate
Il giglio
Conca d’oro

 

Locali per aperitivi imperdibili a Roma

 

I pizzicaroli
Bar del fico
Enoteca Il Piccolo
MagicBAR
Vinoteca Tempere
Vigneto al Pigneto
Ombralonga
Rosti
Mediterraneo
Pimms Good
Bukowski’s Bar
Il Locale a Montesacro

 

Ristoranti VEG imperdibili a Roma

 

Aromaticus
Verde Pistacchio
Ops!
Orto
Clivo Bistrot
Romeow Cat Bistrot

 

Giardini segreti imperdibili a Roma

 

Giardino degli Aranci
Villa Pamphili
Villa Torlonia
Villa Sciarra
Villa Glori
Giardino Botanico
Giardini dell’EUR
Ponte Nomentano a Montesacro

 

Luoghi panoramici imperdibili a Roma (oltre al paragrafo ad hoc)

 

Terrazza Caffarelli
Castel Sant’Angelo
Zodiaco
la cima della Cupola di San Pietro
Terrazza del Convento di San Bonaventura al Palatino
Casa Museo di Isa e Giorgio De Chirico a Piazza di Spagna
Parco Monte Ciocci
Terrazza del Pincio

 

In questa guida all’arte contemporanea a Roma abbiamo condiviso tantissimi dettagli dell’itinerario che abbiamo preparato prima della nostra partenza, ma a breve speriamo di aggiungere altri aneddoti e luoghi!

Intanto ti consigliamo di “usare questa guida con la massima esagerazione“: Roma è una città che ti brucia l’anima, lasciaglielo fare!

 

 

L’articolo Arte contemporanea a Roma: la nostra guida di viaggio proviene da Travel on Art.

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