Arte contemporanea. Viaggio in Italia con Christie’s. La prospettiva è allettante: mettiamo da parte la tavolozza con le tinte che più ci ossessionano in questo periodo (rossa, arancione e gialla) e proviamo a tracciare una nuova mappa delle regioni del Bel Paese.
La casa d’aste Christie’s – che spesso guarda verso la nostra Penisola: è online anche una auction tutta dedicata ai gioielli dal titolo La dolce vita jewels, con vendita di preziosi appartenuti alla grande Franca Valeri– punta sull’arte del Novecento made in Italy.
Mapping Modern and Contemporary Art è la nuova asta online (dal 20 gennaio al 10 febbraio), un viaggio – regione per regione – tra i capolavori dell’arte moderna e contemporanea.
I nobil signori del Sei e Settecento partivano dal Nord Europa, dalla Germania, dall’Inghilterra per compiere in lunghi mesi il loro Grand Tour: si cominciava da Torino poi si passava per Milano poi a est fino a Venezia prima della lunga sosta a Firenze dove gli Uffizi erano di moda allora come oggi (a proposito: dopo 77 giorni di chiusura, il più noto e social museo italiano riapre questa settimana di nuovo le porte al pubblico) senza trascurare tappe intermedie nella dotta Bologna o a Parma. Da lì, il Grand Tour procedeva verso Roma e Napoli. E di Napoli sappiamo quel che scriveva Johann Wolfgang Goethe nel suo Viaggio in Italia (1813-1817): «Si dica o racconti o dipinga quel che si vuole, ma qui ogni attesa è superata».Il tour per i più audaci proseguiva poi in Sicilia e in Sardegna.
Sono passati oltre trecento anni da allora e Christie’s ha deciso, in un momento in cui viaggiare liberamente ci è precluso, di tessere un nuovo itinerario, un Grand Tour dell’arte italiana moderna selezionando in asta opere strettamente connesse alle principali regioni del nostro Paese.
Si comincia – ovviamente – dalla Serenissima: a Venezia nacque nel 1919 Emilio Vedova, gigante dell’astrattismo e del dinamismo grafico, così “turbolento” nelle grandi tele scure da mozzare il fiato come accade nel Dittico ‘89, dipinto nell’anno della caduta del muro di Berlino (base d’asta: 120mila euro).
Si scende verso sud, si passa il Rubicone e si arriva in Emilia, il “far west padano” fatto di strade dritte e di orizzonti piatti così amati da Luigi Ghirri, uno dei più grandi fotografi italiani del secolo scorso (1943-1992). La sua Modena, uno scatto del ‘73, ci parla della provincia nostrana e delle sue atmosfere sospese (stima: 4-6mila euro).
Dall’Emilia alla Toscana il balzo è breve ma cambia tutto: in questo Grand Tour dell’arte moderna è Alberto Magnelli (1888-1971), considerato da molti il primo vero pittore astratto italiano, a rappresentare Firenze con le sue forme geometriche (le vediamo in Pittura, un lavoro del ‘47, stima: 50-80mila euro).
Ci si sposta in Umbria e si avanza di un decennio appena: siamo alla fine degli anni Cinquanta e la pittura di Piero Dorazio (1927-2005) ha il sapore dell’espressionismo astratto e di un’Italia che è pronta per il boom economico che guarda all’America, come accade nel suo Senza Titolo dl ‘59 (stima: 7-10mila euro).
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È il rosso delle tele di Franco Angeli (Apertura a sinistra, datato 1960: tutto è politica) a portarci nel Lazio prima di prendere il traghetto per approdare in Sardegna dove ci attende l’arte pensosa e riflessiva della strabiliante Maria Lai (1919-2013), prima tra le artiste a recuperare l’antica tecnica della tessitura della sua isola e trasformarla in nuova opera d’arte, capace di mettere in connessione il passato e il presente. Dopo Maria Lai cucire non sarà più solo un esercizio utile e pratico, ma un modo di vedere e descrivere il mondo: in asta il suo Libro dei telai del ‘79 (stima 20-30mila euro). Un’altra isola, la Sicilia, e un’altra donna, ci accompagna al termine di questo Grand Tour: Carla Accardi (cui è attualmente dedicata una monografica al Museo del 900 di Milano che rimarrà aperta fino a giugno) mostra i colori accesi della sua terra nella composizione Rossoverde (è del ‘66 e la stima si aggira sui 35mila euro) e pare quasi di sentire il profumo intenso che ha, in ogni stagione, l’aria di Sicilia.