Anche se la luce che diffonde non è blu, come voleva la canzone, la piccola abat-jour Santa Marta assolve benissimo il suo compito. Anzi, anche più di uno. Vediamo come. Il premio Compasso d’Oro Matteo Ragni che l’ha disegnata si è ispirato per la forma ai tappi dello champagne (magari del prosecco, dato che l’azienda produttrice ha sede nel Veneto). Però, invece del sughero, il designer ha riutilizzato il legno delle bricole dismesse, vale a dire i pali di segnalazione (in genere di rovere) che punteggiano la Laguna di Venezia. Questo perché l’azienda Pieces of Venice –  progetto di impresa sociale a economia circolare,  con filiera corta,  ideato da Luciano Marson (lui di Compassi d’Oro ne ha vinti quattro) e sviluppato con la moglie Karin Friebel, parte dal recupero e dal successivo riciclo di materiali dismessi di Venezia. 

Abat-jour Santa Marta, design Matteo Ragni per Pieces of Venice.
Abat-jour Santa Marta, design Matteo Ragni per Pieces of Venice.

L’industrial design li fa risorgere a nuova vita sotto forma di souvenir e oggetti utili alla persona e per farlo ne affida la lavorazione alla Cooperativa Sociale Futura che crea e promuove opportunità di inclusione sociale e lavorativa per persone adulte con disabilità fisica e/o mentale o svantaggio cui offre nuove occasioni per migliorare la propria vita. Non solo bricole. Pieces of Venice riutilizza anche le catene di navi, le ancore, i pontili e le passerelle di Venezia. Dicono bene i Marson: «Salviamo Venezia un pezzo alla volta». Come si diceva, di compiti e obiettivi dietro questa piccola luce alta una quindicina di centimetri ce ne sono davvero molti. 

Per accendere e spegnere Santa Marta non c’è clic clac: è sufficiente ruotare una sull’altra le due parti che la compongono, in sostanza la base e il cappello. Pensata per il comodino dei meno grandi, infatti c’era nel brief al designer l’idea di pensare a una “lucciola” (come si  definiscono le luci per l’infanzia) di fatto, grazie al ricarica con plug-in, la si può portare in giro per casa, finanche all’aperto. Se siete rimasti incuriositi, il consiglio è una visita il sito di Pieces of Venice. Vi piacerà.