«Come godo»: il libro che demolisce tutti i cliché della vita sessuale (e relazionale) femminile

«Come godo»: il libro che demolisce tutti i cliché della vita sessuale (e relazionale) femminile

Il piacere maschile è centraleSex toys e masturbazione femminile: che fatica anche solo parlarne!Vogliamo tutte il Principe Azzurro… Ah sì, davvero?Chi l’ha detto che penetrazione = sesso?Il porno è maschile e maschilistaClitoride, questo sconosciuto!L’immagine del sesso è perfetta…La zona erogena più potente? Il cervelloSanta o poco di buono: la dualità nella visione femminileIl piacere ci dà potere

La difficoltà per noi donne nel masturbarci o nel parlarne apertamente? Il fatto di sentirci “in dovere” di depilarci? Il vergognarci nell’utilizzare un sex toy per il nostro piacere personale? Non è tutta colpa, ma in gran parte sì, degli stereotipi costruiti ad arte nei secoli, spesso frutto di una tradizione maschilista che è diventata la norma e che, soprattutto, ha portato le donne a sentirsi sbagliate, ad abdicare ai propri desideri, agli impulsi naturali e gioiosi del corpo.

Oggi che si cerca di parlare sempre più spesso e con più naturalezza del sesso, soprattutto dal punto di vista femminile, anche un libro può fare la sua parte. “Come godo” è una piccola guida avventurosa al piacere femminile, edita da Vallardi, e pensata e illustrata soprattutto da Lyona, al secolo Marta Puig, regista e illustratrice spagnola, conosciuta per i suoi videoclip musicali, che indagano l’amore e le relazioni in ogni loro forma, e soprattutto per le sue illustrazioni femministe e controcorrente. Su Instagram è conosciuta come @lyona_ivanova e con la sua fan base di oltre 210 mila follower, è un punto di riferimento nel mondo dell’illustrazione.

In “Come godo” Lyona si è divertita a mandare all’aria e riscrivere, con irresistibile humor e tenerezza, i canoni del desiderio. Disegna il tanto dibattuto clitoride, dandogli una voce e svelando i suoi segreti, indaga le false regole dei primi appuntamenti, dei copioni sessuali, delle abitudini che spesso spingono a comportamenti che non fanno godere né la donna né l’uomo.

Un libro che offre un temerario invito all’esplorazione, a scoprire il corpo, il proprio e dell’altro, per ascoltarsi e godere senza sensi di colpa. Perché il piacere è potere!

Curiosi di conoscere quali sono alcuni dei cliché “ribaltati” da Lyona nel suo libro? Ve li sveliamo qui sotto e nella nostra gallery: sfogliatela subito!

Il piacere maschile è centrale
Nelle relazioni, anche solo quelle sessuali, il piacere di lui è al centro di tutto, anche dei nostri pensieri: quanto ci facciamo carine e presentabili per compiacere lui e quanto per piacere davvero a noi stesse? E se lui ci propone una posizione che non ci piace o sta per raggiungere il culmine, senza aspettarci, quanto siamo capaci di dire no?

Sex toys e masturbazione femminile: che fatica anche solo parlarne!
Sex toys e masturbazione femminile sono ancora argomenti tabù: quante di noi ne parlano apertamente e senza problemi anche solo tra amiche? Quante li praticano regolarmente? La nostra società è basata su un modello eteropatriarcale, che dà la priorità al piacere maschile, demonizzando e stigmatizzando quello della donna.

Vogliamo tutte il Principe Azzurro… Ah sì, davvero?
Ci hanno fatto credere che noi donne cerchiamo solo l’amore e che non abbiamo bisogno del sesso, per dominarci e sottometterci, relegandoci ai margini della società. Ma il piacere è potere.

Chi l’ha detto che penetrazione = sesso?
Si pensa che il rapporto sessuale sia completo solo quando avviene la penetrazione, questo perché la visione del sesso è fallocentrica e si basa sulla risposta sessuale maschile. Ma un rapporto sessuale può tranquillamente basarsi anche solo su quello che oggi conosciamo come preliminari: sesso orale, baci, carezze, leccate, giochi di dita… La penetrazione può anche non esserci. Anzi, le statistiche dimostrano che l’orgasmo femminile avviene durante la stimolazione del clitoride più che con la penetrazione vaginale.

Il porno è maschile e maschilista
Il modello pornografico che oggi va ancora per la maggiore è maschile e maschilista. Innanzitutto, è veloce e semplice: i protagonisti si vedono, si desiderano, cominciano a fare sesso e tutto si riduce nel compiacere e far raggiungere l’orgasmo all’uomo, ignorando quasi del tutto il piacere della donna, che non si concentra affatto solo sulla penetrazione e che soprattutto richiede dei preliminari lunghi, che spesso non cominciano a letto, ma molto molto prima. Per questo, oggi si sta cominciando a diffondere il porno femminista, , pensato, girato e diretto da e per le donne.

Clitoride, questo sconosciuto!
Nei libri di scuola non veniva mai rappresentato, nessuno ne parlava mai (a dire il vero, nessuno parlava mai di nessun organo sessuale): semplice, perché il clitoride nell’apparato chiamato riproduttivo ha come unica funzione quella del piacere. Nei secoli, taciuto, nascosto e reietto da una certa cultura eteropatriarcale per tentare di sottomettere le donne, oggi sta tornando alla ribalta come grande protagonista – fondamentale – nel piacere tutto al femminile.

L’immagine del sesso è perfetta…
…ma il sesso non lo è. O almeno, non tutto va liscio come ci viene dipinto nell’immaginario collettivo. Il sesso non è posizioni impossibili, vulve sempre perfettamente depilate, corpi lisci e levigati o senza rotolini, orgasmi simultanei e raggiunti senza sforzo o coppie eterosessuali e bianche. Il sesso è anche peli pubici, corpi non conformi all’idea comune, fatto tra anziani o durante il ciclo, tra persone dello stesso sesso o con generi che vanno oltre al binarismo. Il sesso è bello perché è vario, e libero soprattutto.

La zona erogena più potente? Il cervello
E non solo per le donne, anche per gli uomini. Sebbene siano più visivi, provate a chiedere a un uomo se non rimane su di giri per ore dopo del sexting o del sesso telefonico fatto bene. Allo stesso modo, anzi di più, per una donna l’eccitazione parte tutta dal cervello: vi siete mai eccitate leggendo un romanzo erotico? O ascoltando una voce? Ecco.

Santa o poco di buono: la dualità nella visione femminile
Per secoli e ancora oggi purtroppo, una delle dicotomie che riguardano la definizione di donna ha a che fare proprio con il sesso: o è santa – visione auspicabile -, quindi poco o per niente interessata al sesso, o è una poco di buono, se per caso osa confessare che il sesso le piace. Se ama parlarne, farlo, ricercarlo, farlo da sola, farlo durante la gravidanza, farlo dopo il parto, farlo in modo strano, farlo in modo audace… gli epiteti che le si incollano addosso sono irriferibili e difficili da staccare. Perché? A noi donne non è dato godere? Ah no, per molto tempo. Ma è ora di riprenderci questa libertà.

Il piacere ci dà potere
Nei secoli hanno cercato di mettere a tacere questo fatto, inculcandoci l’immagine della donna pura, atta alla sola procreazione e al compiacimento dell’uomo, sottomessa e remissiva. Questo perché l’orgasmo consente di produrre dopamina, l’ormone del piacere, che fa sentire immediatamente più euforiche, energiche, concentrate. Non solo, viene rilasciato anche testosterone, l’ormone maschile per eccellenza, che dona sicurezza e forza. In una parola, siamo più potenti, fisicamente e mentalmente. Quindi, ascoltiamoci, liberiamoci, diamoci piacere. Facciamolo per la nostra libertà e la nostra felicità.

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