Cosa vedere a Procida: consigli di visita tra cultura e natura

Cosa vedere a Procida: consigli di visita tra cultura e natura

Chi non ha sognato almeno una volta nella vita di trascorrere qualche giorno in un’isola del Mediterraneo? La soluzione migliore per combattere la vita frenetica della città è immergersi completamente in mezzo alla natura e al sole, lasciandosi conquistare dalla bellezza dell’arte, dai tesori della tradizione e dai sapori del Sud. Se desideri concederti tutto questo e molto altro, Procida è la destinazione perfetta per te. Durante la nostra prima visita è bastato prenotare un treno alta velocità con direzione Napoli e, dopo un breve viaggio in nave, abbiamo raggiunto questa isola che è tra le più fotografate al mondo.

Oggi Procida è stata scelta anche come Capitale italiana della Cultura 2022 e ne siamo molto felici perché siamo legate a quest’isola da un aneddoto speciale che ti sveleremo a breve: intanto in questo articolo vogliamo svelarti i nostri consigli su cosa vedere a Procida.

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Perché Procida è famosa?

Procida è diventata famosa per essere l’isola del cinema, grazie a 5 film storici in cui spiccava come location: il più famoso “Il Postino”, ma anche “il Talento di Mr. Ripley”, “Francesca e Nunziata”, “Mariti in affitto” e infine “Fuoco su di me”. Non stupisce infatti che sia stata scelta proprio Procida come set perché ciò che conquista al primo sguardo è la sua fotogenia, a tratti “sgarrupata” come dicono i local, ma di un’armonia disarmante.

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Sì, perché Procida, fin dai primi minuti in cui si sbarca dall’aliscafo, si presenta con una serie di casette colorate, consumate dal vento del mare, strade acciottolate, muri che avrebbero storie infinite da raccontare e poi panni stesi ovunque che profumano di bucato appena fatto, tanto da catapultarti in un solo secondo a quando eravamo bambini.

Procida è l’isola delle immagini e dei suoni, come quelli che si sentono passando sotto le finestre delle abitazioni, gente che parla, gente che ascolta la TV, il rumore (ma anche il profumo!) del sugo che cuoce, i bambini che giocano a nascondino in piazza e poi le signore che si ritrovano sotto casa, sedute, a discutere anche animatamente dei fatti della giornata e le campane che suonano a festa come durante i festeggiamenti di San Gennaro. Ogni dettaglio di Procida si è impresso nella nostra memoria perché è stato proprio sulla spiaggia di “Il Postino” che è nata l’idea di creare Travel on Art.

Procida Capitale Italiana della Cultura 2022

Procida è un’isola magica e, se non hai ancora avuto modo di visitarla, hai l’occasione perfetta per rimediare perché è stata scelta come Capitale Italiana della Cultura nel 2022.

Ad annunciarlo è stato il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini che ha letto il seguente responso: “Il progetto culturale presenta elementi di attrattività e qualità di livello eccellente. Il contesto di sostegni locali e regionali pubblici e privati è ben strutturato, la dimensione patrimoniale e paesaggistica del luogo è straordinaria, la dimensione laboratoriale, che comprende aspetti sociali e di diffusione tecnologica è dedicata alle isole tirreniche, ma è rilevante per tutte le realtà delle piccole isole mediterranee. Il progetto potrebbe determinare, grazie alla combinazione di questi fattori, un’autentica discontinuità nel territorio e rappresentare un modello per i processi sostenibili di sviluppo a base culturale delle realtà isolane e costiere del paese. Il progetto è inoltre capace di trasmettere un messaggio poetico, una visione della cultura, che dalla piccola realtà dell’isola si estende come un augurio per tutti noi, al paese, nei mesi che ci attendono. La capitale italiana della cultura 2022 è Procida”.

Progetto “La cultura non Isola”

“Procida, La cultura non Isola” è il titolo del dossier di candidatura che ha sottolineato come “la terra isolana è luogo di esplorazione, sperimentazione e conoscenza”. Durante il 2022, come spiegato sul sito procida2022.com, a Procida sono previsti 44 progetti culturali, 330 giorni di programmazioni, 40 opere originali, la rigenerazione di 8 spazi culturali e il coinvolgimento di 240 artisti. Il ricco programma proposto è nello specifico suddiviso in 5 sezioni:

  • Procida inventa con processi ed eventi artistici come mostre, cinema, performance e opere site specific;
  • Procida ispira con progetti che definiscono l’isola come fonte d’ispirazione, sia come luogo reale, che come spazio dell’immaginario;
  • Procida include  con attività di inclusione sociale che utilizzano i linguaggi dell’arte come strumenti di espressione dell’individuo in relazione alla collettività;
  • Procida innova con progetti che promuovono il rapporto tra cultura e innovazione;
  • Procida impara con attività che hanno come la fine la creazione di alleanze aperte che mirano al coinvolgimento di tutti i soggetti territoriali dal pubblico al privato sociale.

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Che cosa vedere a Procida

Appena sbarcato a Procida, ti accoglierà la Marina Grande, la zona del porto principale in cui attraccano traghetti e aliscafi.

Un’altra destinazione imperdibile è Terra Murata, antica fortezza difensiva, dalla quale è possibile ammirare un panorama che spazia su tutto il Golfo di Napoli e infine il nucleo storico del paese. Questo, immobile nel tempo, prende il nome dalle mura che lo circondano, erette nel ‘500, per proteggere la popolazione dagli attacchi che potevano arrivare via mare. Terra Murata si può raggiungere a piedi o in autobus e ti consigliamo di non perdere la visita all’Abbazia di San Michele Arcangelo e al Palazzo D’Avalos, che è molto noto perché fino al 1988 ospitava un penitenziario.

Un altro luogo magico di Procida è Casale Vascello che è un insieme di abitazioni racchiuse in una corte interna: passeggiare in questo luogo è un’esperienza unica. Per continuare a vivere l’autenticità straordinaria dell’isola, un’altra destinazione che non dimenticheremo mai è Marina Corricella, il borgo marinaro più antico, diventato famoso perché ha ospitato il set cinematografico del film “Il Postino” con Massimo Troisi e Maria Grazia Cucinotta.

Completare il viaggio con alcuni giorni anche in Costiera Amalfitana o nella zona di Posillipo, dà perfettamente l’idea di quanto la Campania sia una terra da amare.

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Musei da visitare a Procida

Procida non è solo natura e ottimo cibo, ma anche tradizioni e cultura, per questo ti consigliamo di inserire nel tuo itinerario queste tappe:

  • “La casa di Graziella” che è una casa-museo ispirata al romanzo di Alphonse De Lamartine “Graziella”. Ambientato proprio qui a Procida nel 1800, questo romanzo celebra la storia d’amore tra lo scrittore e una giovane procidana, e si ispira ad un personaggio realmente esistito;
  • il Museo del Mare di Procida è un’altra tappa obbligata perché la storia del mare si intreccia intimamente a quella dell’isola. Situato nel palazzo storico dell’Istituto Nautico “Francesco Caracciolo” di Procida, questo museo è stato fondato nel 1996 per promuovere le tradizioni marinare dell’isola. Inizialmente creato a scopo didattico, oggi è un prezioso museo della memoria che custodisce l’essenza di quell’amore tra gli abitanti di Procida e il loro mare.

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Le spiagge da non perdere a Procida

Le spiagge di Procida sono tutte facilmente raggiungibili noleggiando uno scooter o, per uno stile di vita più green, le bici elettriche che sull’isola sono molto diffuse (ti consigliamo di munirti di navigatore o chiedere ai locali, le insegne scarseggiano). Oltre alla spiaggia del Pozzo Vecchio, meglio conosciuta come quella de “Il Postino”, una tra le migliori è sicuramente è il Ciraccio che prosegue poi con il nome di Ciracciello.

Una spiaggia lunghissima, dove da un lato si trovano scogliere a picco sul mare, dall’altro due piccoli faraglioni e il ponte che collega Procida con l’isolotto di Vivara, riserva naturale protetta. Oltre alla tutela, il Consorzio del Regno di Nettuno organizza una serie di attività che permettono di conoscere il paesaggio marino di Procida attraverso visite guidate in barca, immersioni ed escursioni. Qui sono presenti anche la colonia di delfini più importante del Mediterraneo e alcuni reperti archeologici disseminati sui fondali.

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Dove dormire a Procida

Ecco un consiglio su dove dormire durante il tuo viaggio a Procida:

  • la Suite Boutique Hotel  combina perfettamente lusso e stile, accogliendo gli ospiti in una calda atmosfera “familiare”. Ciò che conquista di questa struttura è che si tratta di un’oasi di tranquillità, con un giardino privato di 5000 mq dove si può cenare circondati da alberi d’ulivo e profumi locali;
  • B&B Villa Mazzella, a soli 10 minuti a piedi dal porto, nel nucleo storico del borgo, ha un bellissimo giardino dove viene servita ogni mattina la colazione con la lingua di Procida, dolce tipico dell’isola. Noi qui abbiamo trascorso un soggiorno indimenticabile;

Dove mangiare a Procida

Oltre a sapere che cosa vedere a Procida, siamo certe che ti starai chiedendo quali sono i piatti tipici assolutamente da assaggiare. La cucina procidana, a base di pesce, offre una varietà e intensità di sapori davvero unici, dati soprattutto dall’elevata qualità delle materie prime. Due posti in particolare ci hanno colpito:

  • Bar – ristorante “La Piazzetta”, posto molto autentico che sfoggia le classiche porzioni “della nonna”, ma è stata davvero una piacevole sorpresa. Da non perdere il sauté di frutti di mare, le linguine allo scoglio e la pizza caprese;
  • Ristorante Vivara, in riva al mare, è possibile cenare o pranzare direttamente in spiaggia, anche in questo caso ovviamente, le specialità sono di pesce, con frittura di paranza, primi piatti e secondi dallo stile più elegante, rispetto a “La Piazzetta”.

Come raggiungere Procida da Napoli

Ma ora passiamo a consigli pratici per i tuoi futuri viaggi in questo angolo di paradiso mediterraneo. Procida è davvero molto facile da raggiungere ed è servita da traghetti o aliscafi in partenza da Napoli Calata di Massa i primi, mentre i secondi da Napoli Beverello. In soli 45 minuti si passa quindi dal caos colorato di Napoli alla pace dei sensi dell’isola, dove la vita scorre lenta, dove ritrovare il senso della parola “borgo” e dove poter dormire di notte anche con le finestre e le porte aperte.

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