Sebbene a un secolo di distanza, Claude Monet e Gerhard Richter hanno ridefinito la pittura e il mondo dell’arte nelle rispettive epoche. Monet, rifiutato dalla conservatrice Académie des Beaux-Arts negli anni ’60 dell’Ottocento, fondò il movimento impressionista esprimendo le sue percezioni della natura nel modo più vero e immediato possibile. Luce, colore e forma erano al centro dell’attenzione piuttosto che la forma figurativa. Richter, che lavora dagli anni ’60, ha perseguito probabilmente la più profonda indagine moderna sulla natura e lo scopo della pittura nell’era del dopoguerra. Mentre crea in reazione a generi diversi come la Pop Art, la fotografia e i paesaggi, i capolavori astratti di Richter colmano il divario tra colorista e concettualista e allo stesso modo rompono il paradigma della tradizione.
L’attesa mostra online di Christie’s Monet ǀ Richter (dal 20 dicembre 2020) affronta il dialogo implicito tra questi due eminenti visionari dell’arte e mette in mostra la speciale collaborazione tra i dipartimenti di arte impressionista e moderna e del dopoguerra e arte contemporanea. Visualizza in anteprima l’evoluzione della sala di visione i cui abbinamenti attentamente curati pongono una sfida fondamentale alla distinzione tra astrazione e rappresentazione.
Alcune opere del catalogo:
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