Il mare per metafore nel lavoro di Chiara Ventura

Il mare per metafore nel lavoro di Chiara Ventura

I suggestivi spazi di Villa Rondinelli, a Fiesole, riaprono le porte ad OUT OF COURT_IN AMICIZIA, progetto iniziato nel 2006 da Sergio Risaliti e attualmente diretto da Marco Mazzi, incentrato sulla sperimentazione dei linguaggi d’arte contemporanea. Domenica, 12 novembre, dalle ore 17:30, saranno presentati i lavori di Chiara Ventura, A mare (STUDIO VERSION), video del 2023, e la performance inedita Apnea, mostrandoci gli esiti di una ricerca tesa tra l’introspezione e l’altro.

Queste opere mettono in scena la liquidità di un rapporto e i diversi aspetti, allo stesso tempo trasparenti e ambigui, presenti in ogni relazione. Lo spazio, ricoperto di verde, si coniugherà con il blu dell’elemento acqua, portando simbolicamente il mare in una stanza in cui non sarà difficile – anche solo con le dita – immergersi.

A mare (STUDIO VERSION) still da video
A mare (STUDIO VERSION) still da video

Biografia di Chiara Ventura

Chiara Ventura è nata a Verona il 19 giugno 1997. Nel suo lavoro, di carattere esistenziale, la biografia diventa cifra stilistica, tra pitture, sempre al limite tra figura e astrazione, e opere plastiche, concettuali e performative. L’analisi sul corpo, sulle relazioni e reazioni che questo intreccia con psiche, emotività e con l’Altro, è stata il punto di partenza per gli sviluppi di una pratica prevalentemente performativa. Ventura indaga e denuncia gli aspetti più subdoli delle forme di violenza presenti nella contemporaneità ed è interessata agli aspetti politici del comportamento umano.

Nel 2020 insieme a Leonardo Avesani e Giulio Ancona, co-fonda plurale, una forma collettiva di presenza nel mondo. Plurale lavora sulle falle che riscontra nel quotidiano, con particolare attenzione al linguaggio, alle forme di violenza e a come la generazione di appartenenza dei membri (Generazione Z) si pone nel mondo. Nel 2022 pubblica Gesto empatico, una dichiarazione poetica che afferma il suo esserci nel mondo, dove si sostiene l’azione empatica come l’unico mezzo oggi praticabile per restituire agli esseri e alle cose pari diritti e dignità. plurale ha attivato una pratica transfemminista nel tentativo di sgretolare una visione eteronormativa del corpo e decolonizzare il desiderio, osservando la sessualità ed il piacere come spazi politici.

Io e te, alla fine (2022) ph Nicola Massella

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