Il personale delle Gallerie dell’Accademia di Venezia veste solo Christian Dior

Il personale delle Gallerie dell’Accademia di Venezia veste solo Christian Dior

Un tocco di glamour contemporaneo, tra i capolavori di Bellini, Giorgione, Tintoretto, Tiziano e Veronese, perché l’eleganza è senza tempo: il personale delle Gallerie dell’Accademia di Venezia indosserà divise create e realizzate da Dior. Ormai è sempre più viva e meticolosa l’attenzione che i musei dedicano non solo al display delle opere in senso stretto ma anche a tutti gli elementi – anche quelli antropici – del paesaggio percettivo degli ambienti. Senza dubbio, la presenza dei custodi e del personale di sala è un fattore incisivo nella fruizione delle opere ma anche empatico oltre che caratterizzante, in un’ottica museale incentrata sullo storytelling e sul branding. Lo scorso anno fu invece Gucci a vestire i custodi del Castello di Rivoli, in occasione della mostra “A.B.O. THEATRON. L’Arte o la Vita”, dedicata ad Achille Bonito Oliva, curata da Andrea Viliani e di cui la maison era partner.

L’iniziativa delle Gallerie è nata dall’esigenza di dotarsi di nuove divise che coniugassero praticità, riconoscibilità ed eleganza, «In linea con la qualità, la ricchezza e l’autorevolezza delle opere esposte nelle sale», spiegano dal museo. Le Gallerie, che hanno scelto la strada di una sponsorizzazione tecnica, attraverso una procedura pubblica di selezione, hanno ricevuto pronta risposta dalla maison Dior, «Perfetta per rispondere alle esigenze del museo ed entusiasta della condivisione di questo progetto».

«L’arte e la moda sono da sempre mondi vicini e connessi. La collaborazione con la prestigiosa maison Christian Dior rappresenta per le Gallerie, nello sforzo di rinnovamento e riallestimento delle sale, un’ulteriore occasione per ripensare la propria immagine anche attraverso i capi creati appositamente per il suo personale dove eleganza, creatività e autorevolezza introducono ad un patrimonio artistico di una qualità inestimabile», ha dichiarato Giulio Manieri Elia, direttore delle Gallerie dell’Accademia di Venezia.

Le divise sono composte da un completo sartoriale in fresco di lana di altissima qualità dallo stile classico e intramontabile, che prevede giacca e pantaloni, camicia bianca, oltre a un caban elegante e raffinato nelle finiture e nei dettagli. A completare la divisa, la prestigiosa maison francese ha inoltre realizzato una cravatta per gli uomini e un foulard in seta per le donne, con un’originale declinazione del logo museale verde e rosso, firmato Gallerie dell’Accademia di Venezia.

Questa collaborazione conferma il forte legame che Dior ha con la città di Venezia. Se è del 2019 l’apertura dello store nelle immediate vicinanze di San Marco, risale al 1951 la nascita del mito. In quell’anno, il 3 settembre, infatti, a Palazzo Labia si svolse il leggendario “Bal Oriental” organizzato dal magnate Don Carlos de Beistegui y de Yturbe, considerato l’evento mondano del secolo, al quale parteciparono personalità provenienti da tutto il mondo, dai Duchi di Windsor ai Grandi di Spagna, dall’Aga Khan III al Re Faruq d’Egitto, fino a Winston Churchill. A creare i costumi per gli ospiti, in collaborazione con Salvator Dalì, tra gli altri stilisti di chiara fama come Pierre Cardin e Nina Ricci, proprio Christian Dior

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