Il teorema del maiale

Il teorema del maiale

Siete alle prese con un problema che vi fa dannare? Avete la sensazione di averle provate tutte, ma nulla sembra funzionare? Vi sentite sfiniti e il lavoro sembra irrisolvibile? Ecco, la soluzione potrebbe essere quella del cosiddetto teorema del maiale, su cui i due psicologi inglesi Pete Lindsay e Mark Bawde, hanno scritto un libro, Il teorema del maiale appunto (edizioni De Agostini, 176 pagine, 13,90 euro), appena uscito in libreria: «Il problema è che c’è spesso un “maiale” ricoperto di fango pronto a tirarci dentro il porcile assieme a lui affinché anche noi possiamo impantanarci nella melma e finire con l’essere sopraffatti e questo ci fa sentire bloccati. Ma, come diceva George Bernard Shaw: “Ho imparato tanto tempo fa a non fare la lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, in più, i maiali ci prendono gusto”». E così i due autori, esperti in coaching e consulenti per top manager, stilano nelle loro pagine una serie di consigli pratici per non rimanere incastrati. Prima di tutto, passo decisivo in qualunque processo di problem solving, bisogna mettere in campo la consapevolezza di dover modificare la cornice: è incredibile, ma si vedrà il quadro della situazione in modo diverso, così da poter avere un altro approccio nella soluzione.

Poi suggeriscono un trucco: immaginare di vedere in una sfera di cristallo come sarebbe la situazione se fosse successo un miracolo. Cosa si vedrebbe se il problema fosse stato risolto? Sembra un escamotage banale, ma è un giochino che può davvero aiutare a mettere a fuoco quali otrebbero essere gli strumenti necessari per sbloccare i punti critici: «Ignoriamo i nice-to-haves e concentriamoci sui need-to-haves» dicono Pete Lindsay e Mark Bawde.

Insieme, i due autori, nel 2013 hanno fondato Mindflick, una piattaforma di consulenza e coaching con un particolare focus sul problem solving strategico: si dicono forti per chi avesse scogli importanti sul lavoro: «Progettiamo e forniamo strumenti all’avanguardia per aiutare i nostri clienti a tirar fuori il proprio potenziale. Lo facciamo aiutando individui e team a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé, massimizzare i loro talenti e riconoscere quando hanno bisogno di cambiare».

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