Riapre Palazzo delle Esposizioni a Roma, con l’edizione 2020 della Quadriennale d’arte, dal titolo FUORI, a cura di Sarah Cosulich e Stefano Collicelli Cagol.
“La nostra ostinazione a volere mantenere l’impegno di produrre l’evento affidato alla Quadriennale è stata premiata dallo straordinario accoglimento che la mostra ha avuto nei soli cinque giorni di apertura”, dichiara Umberto Croppi, presidente della Fondazione La Quadriennale di Roma. “Fuori, la diciassettesima edizione della Quadriennale, non è soltanto un progetto rigoroso e radicale, che attraversa coraggiosamente generazioni, discipline e attitudini della ricerca artistica contemporanea in Italia”, afferma Cesare Pietroiusti, presidente dell’Azienda Speciale Palaexpo, che prosegue: “E’, soprattutto, una mostra che, forse ancora più di altre, chiama il pubblico a una visita approfondita, fatta non solo con la vista ma con tutti i sensi, un’esperienza ineludibile di realtà in cui la conoscenza e l’apprezzamento estetico vanno di pari passo con il riconoscimento della presenza fisica, sensuale, delle opere. E’ anche per questo che la riapertura è davvero una bella notizia”
Chiusa al pubblico a seguito del DPCM del 3 novembre scorso, ma rimasta viva e pulsante attraverso la programmazione sui canali digitali e l’installazione di Norma Jeane visibile all’esterno di Palazzo delle Esposizioni, la Quadriennale d’arte 2020 torna visitabile fino alla prossima primavera.
FUORI è una mostra transgenerazionale e multidisciplinare. 43 gli artisti in mostra, presentati negli oltre 4.000 metri quadri di Palazzo delle Esposizioni, suddiviso in 35 sale; più di 300 le opere esposte attraverso sale monografiche e nuovi lavori, che tracciano un percorso alternativo nella lettura dell’arte italiana dagli anni Sessanta a oggi. La ricchezza delle linee di ricerca seguite da moltissime figure artistiche degli ultimi sessant’anni ha indotto i curatori a riconoscere tre ambiti tematici su cui costruire la mostra: il Palazzo, come metafora della relazione tra arte e potere; il Desiderio, per la necessità di sedurre che da sempre accompagna l’arte; l’Incommensurabile, ciò che porta gli artisti ad abbracciare fino in fondo le proprie ossessioni, evitando di cadere in uno stile ripetitivo.
L’ingresso alla mostra è gratuito anche se gli accessi sono consentiti solo previa prenotazione al sito quadriennale2020.com/visit.
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