Con le sue sculture iperrealistiche e le sue installazioni perturbanti e fuori scala, Ron Mueck è considerato uno degli artisti più visionari e destabilizzanti in circolazione. Nato a Melbourne, nel 1958, e attualmente di base a Londra, Mueck ha lavorato per il cinema e la televisione e ha esposto in tutto il mondo, dalla Biennale di Venezia all’Andy Warhol Museum di Pittsburgh. La mostra alla Triennale di Milano, organizzata in collaborazione con la Fondation Cartier pour l’art contemporain, curata da Chiara Agradi e Charlie Clarke e visitabile ancora per pochi giorni, fino al 10 marzo, compendia il suo percorso in sei lavori, a In Bed, del 2005, che raffigura una donna pensierosa sotto le lenzuola, a En Garde, del 2023), composta da tre grandi cani neri dall’atteggiamento aggressivo.
In 25 anni di attività, Mueck ha realizzato 48 opere in totale, la più recente delle quali è stata completata poco prima dell’inaugurazione della mostra alla Fondation Cartier pour l’art contemporain a Parigi, nel mese di giugno 2023. Per ognuna è stato necessario un lavoro lungo e meticoloso, portato avanti per mesi o anche per anni, condotto parimenti sui materiali e sui concetti, per riuscire a trasmettere precisamente quella sensazione di spaesamento che si prova quando si è al cospetto di qualcosa che è lì davanti a noi ma che allo stesso tempo è fuori posto e che, come se non bastasse, spesso ricambia lo sguardo, con sospetto, con curiosità, con ferocia. A farci entrare in questo complesso processo mentale ma anche metodologico, che precede la nascita dell’opera, sono due, film Still Life: Ron Mueck at Work (2013) e Three Dogs, a Pig and a Crow (2023) che, a distanza di dieci anni l’uno dall’altro, hanno aperto e riaperto le porte dello studio londinese di Mueck.
I due film, firmati dal fotografo e regista Gautier Deblonde, saranno proiettati oggi, 7 marzo, dalle 18:30, alla Triennale Milano. Questi film, girati negli studi dell’artista o durante l’allestimento delle sue sculture in occasione di mostre e presentazioni, offrono un approfondimento unico sui processi creativi che sottendono alla creazione delle sue opere e sulla loro trasformazione finale, che è possibile ammirare in mostra. I film sono stati commissionati dalla Fondation Cartier per accompagnare le mostre di Ron Mueck. Le proiezioni sono seguite da un Q&A in inglese con Gautier Deblonde e Chiara Agradi.
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