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Quel gran figo di mio nonno

Questo articolo è pubblicato sul numero 4 di Vanity Fair in edicola fino al 26 gennaio 2021

Mia nonna Atala e Kamala Harris non hanno in comune solo tre A nel nome. Il marito di Kamala Harris, Douglas Emhoff, avvocato, si è licenziato dallo studio legale di cui era partner per mettersi a disposizione della nuova vicepresidente degli Stati Uniti. Ha appena aperto il suo nuovo account sui social e l’ha chiamato @SecondGentleman: il primo second gentleman della storia, dicono. Sempre dopo mio nonno.

Cento anni fa mio nonno Dante Bignardi, che faceva il veterinario di paese e prima del matrimonio anche il rubacuori, sposò la nonna, Atala Martelli, donna non bella, non simpaticissima, neanche tanto affabile, ma molto solida, lucida e decisa: una zdora di campagna che fino alla morte gestì con gran piglio il lavoro del marito, cinque figli, una grande casa e molti animali. Sui documenti alla voce professione c’era scritto «casalinga», mansione che in quei tempi e in quei luoghi – colline tra l’Emilia e la Romagna – godeva di gran rispetto. La nonna amministrava, governava, decideva: mandava avanti tutta la baracca, come fanno le donne da generazioni, con la differenza che suo marito lo capiva, le era grato e lo riconosceva pubblicamente; definiva se stesso «umile servitore dell’Atalina».

Mio nonno Dante Bignardi di Castel San Pietro in provincia di Bologna e Douglas Emhoff di Brooklyn, New York, hanno in comune una cosa: sono uomini sexy. Poche cose appaiono seducenti in un uomo come il fatto di capire, onorare e valorizzare il lavoro delle donne, in famiglia e fuori, invece di sentirsi sminuiti se non sono loro a prendere le decisioni.

«Mi è capitato di incontrare molte donne in corsa per una candidatura e lo adoro, perché voglio che le donne abbiano più cariche», diceva Douglas Emhoff in campagna elettorale.
«Io faccio quello che decide l’Atalina, perché solo lei ha la visione intera di quel che serve alla famiglia e alla comunità, io vedo solo una parte delle cose, lei vede tutto. Se non fosse per  l’Atala non riuscirei a curare tutti gli animali del paese: la nostra comunità le deve molto e io più di tutti», ha lasciato scritto il nonno.
Tra una zdora emiliana e una vicepresidente degli Stati Uniti non ci sono poi tante differenze: sono donne concrete e spicce che sanno comandare per il bene di tutti e hanno avuto la rara fortuna di incontrare uomini sexy e tanto sicuri di loro stessi da saper fare anche le mogli.

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