A Bomarzo, in provincia di Viterbo, il principe Orsini volle, nel 1547, dedicare a sua moglie Giulia, concubina del Papa, un Parco in cui fossero rappresentate figure mitologiche, demoni, mostri ed architetture improbabili come la casa inclinata! Il risultato, a distanza di oltre cinque secoli è ancora sconvolgente!
Io credo che tutto sommato questo parco non rappresentasse per l’Orsini un mero cimelio di potenza come si era soliti ostentare ai tempi, piuttosto credo che il parco manifestasse un suo personale stato d’animo, la consapevolezza della mostruosità dell’Amore stesso.
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