Illuminissimo

Illuminissimo

E’ da un po’ troppo tempo che si cerca di madare indietro l’orologio: ebbasta! Ritorno alle origini, riscoperta degli antichi sapori, riabbracciare la Terra, rinnegando fermamente il nuovo, la tecnologia ed il progresso, una lotta a spada tratta contro il presente e l’inevitabile futuro. Maledetti robot che respirano ossidi e polveri pesanti al posto degli uomini, maledetti cellulari, questi due o tre che ci portiamo dietro, maledetto internet su cui passiamo nottate intere, maledetto progresso.

E allora penso al diffuso desiderio di ritornare alle origini, quando l’acqua era pura e la Terra era intatta, quando non esistevano cancri e si moriva a quarant’anni perchè non si potevano conservare bene i cibi e le condizioni igieniche erano da schifo ed avrebbero fatto rabbrividire un topo. E allora mi balena l’idea che forse la salvezza potrebbe non esistere nel “recupero del Pianeta”, nel volerlo preservare dall’irrispettosità umana, forse più che impegnarsi nell’immane sforzo di voler riportare indietro le lancette del tempo sarebbe il caso di portare avanti l’Uomo, renderlo immune dai propri “sbagli”. Modifichiamo l’Uomo, rendiamolo capace di cibarsi di rifiuti e radioattività, tentiamo di renderlo anaerobico e fanculo l’Ozono e l’Ossigeno. Modifichiamoci! Le grandi menti si spingessero oltre, investire in ricerca e sviluppo del nuovo essere umano. Basta con l’Homo Sapiens Sapiens tentiamo di andare oltre, investiamo le energie per generare finalmente l’Uomo Nuovo, capace di nutrirsi e vivere in assenza di luce, capace di autogenerare energia e di autoriprodursi sotto lo zero Kelvin. Se ad oggi l’Uomo è stato capace di ingegnarsi per realizzare la fissione nucleare, le reti neurali, l’intelligenza artificiale, se il genoma è conosciuto nella sua interezza cosa potrebbe impedirci di generare un Nuovo Uomo? C’è davvero tanta diffidenza e tanta paura nella capacità umana da preferire il passato, anche remoto, solo perchè è una storia già conosciuta (?) e vissuta?

Cavolo! Forse dimentico la natura biologica dell’Essere! Ha davvero tanta importanza il fatto che siamo esseri organici fatti per gran parte di acqua? E se oggi le acque sono putride e le falde contaminate forse lo è anche la maggior parte di noi? Vorreste farmi credere che assimiliamo a tal punto l’habitat e l’ambiente da portarlo dentro di noi e diventarne specchio vivente? Che delirio! Se così fosse sarebbe una tragedia, il più grande suicidio di massa mai avuto prima, uno sterminio travestito da benessere esteriore e malessere interiore, un marciume in metastasi galoppante all’interno di ognuno di noi. E quindi non ci sarebbe neppure il tempo materiale per creare quell’Uomo Nuovo in quanto il Sapiens è prossimo all’autoestinsione? Autoestinsione altro che autoriproduzione! L’Uomo Nuovo sarà l’unico che riuscirà ad autoestinguersi: Fantastico! Non ci sarà il pesce grande a mangiare il pesce piccolo nè improvvisa glaciazione. L’Uomo Nuovo genererà da sè il surriscaldamento necessario affinchè i tessuti non riescano più a sopravvivere e l’intera specie soccomberà all’unisono per diventare istantaneamente, unitamente, finalmente tutti i popoli insieme, energia, democraticamente energia, congiuntamente energia, tutti in egual misura: giustizia.

Respiro profondo, chiudo gli occhi e sorrido e la testa dondola sul basso del reggae. L’odore d’incenso mi risolleva ed immagino a quando giustizia sarà! Me lo voglio abbracciare il mio fratello africano, quello delle riviste, quello a cui mi chiedevano di inviare un SMS per un progetto che in vent’anni gli avrebbe portato acqua potabile, di quella che io già oggi non ho più neppure dentro di me. Lo vorrò abbracciare forte quando saremo entrambi febbricitanti e con le orbite spalancate e gli occhi a spillo, con una risata isterica, lo accuserò di non aver contribuito abbastanza alla redenzione che ci siamo entrambi meritati, o meglio, che io gli avrò fatto meritare suo malgrado, perchè mentre lui era ancora un primitivo io ero, sono, mi sento già un Uomo Nuovo.

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