E potresti ripartire
Certamente non volare
Ma viaggiare
Una delle limitazioni più avvertita in questo memorabile anno è senza dubbio quella di non poter viaggiare. Viaggiare: l’hobby per eccellenza della mia generazione, una generazione Low Cost un po’ in tutto!
A differenza delle generazioni degli anni ’60 e ’70 il “viaggio” è entrato prepotente nel cromosoma umano, si è iniettato travestito da necessità lavorativa e desiderio di scoperta, scoperta di nuovi mondi, nuove culture, nuovi habitat… desiderio del nuovo insomma. Forse sarebbe meglio dire desiderio dello sconosciuto, di una dimensione non propria e che per questo ci risulta attraente. Peccato non si sia sviluppato allo stesso modo il senso di accettazione delle diversità e “dello sconosciuto” nella nostra quotidianità.
E’ infatti non la quotidianità quella di cui spesso si va alla ricerca ma di un grande parco giochi in cui la nostra quotidianità di sempre può ben sposarsi con le differenze altrui. Insomma più che un Viaggio di scoperta, per dirla alla Proust, un pendolarismo in grandi stanze non nostre quando poi sarebbero da visitare proprio quelle, le nostre stanze che ci ostiniamo a barricare senza che luce alcuna possa ferire le tenebre.
E’ questa un’altra unica possibilità che ci ha dato questo anno: fare luce all’interno di noi stessi, certamente non volare ma viaggiare!