Un tour nella casa tanto amata da Audrey Hepburn, che aveva soprannominato “La Paisible” 

Tutti conosciamo la Audrey Hepburn di Vacanze Romane, di Sabrina, di Colazione da Tiffany, di Cenerentola a Parigi. Tutti conosciamo la Audrey star di Hollywood. La Audrey icona di stile. Ma, a un certo punto, Audrey quella vita da celebrità ha voluto metterla da parte. E così, nel 1970, con la nascita del suo secondogenito, Luca, per condurre una vita davvero tranquilla, lontana dai riflettori, ha deciso di trasferirsi definitivamente a Tolochenaz, in Svizzera, in una dimora di campagna che aveva battezzato La Paisible (La Pacifica). Lì, era libera dai paparazzi e poteva dare ai suoi figli la vita e l’educazione che desiderava avessero. Notizie di come fosse quel periodo arrivano direttamente da suo figlio, nel libro Audrey, mia madre. Ma una traccia di quegli anni è custodita anche negli archivi di Vogue, che nel 1971 ha realizzato un servizio editoriale dedicato alla sua bellissima casa. Oggi, Vogue.it apre le porte di quella magnifica dimora per regalarvi un tour davvero speciale.

Si parte dalla camera più intima dell’abitazione: il salotto della camera da letto di Audrey. Uno spazio caratterizzato da elementi romantici di vimini, come le poltrone con cuscini azzurro polvere e il tavolo basso e rotondo, esaltato da un vaso di ceramica con fiori gialli. Vicino alla finestra, sono posizionati una piccola scrivania e una sedia bianca.

Photo by Henry Clarke/Conde Nast - Getty Images

Vogue 1971

Photo by Henry Clarke/Conde Nast – Getty Images

Henry Clarke

Entrando nel cuore della camera da letto, a dominare la scena è un grande letto a baldacchino con tessuti dal motivo floreale blu. Accanto, ci sono due grandi comodini tondi di vimini con una lampada e con una piccola composizione floreale. Sono i colori chiari a prevalere. Anche le ampie tende che incorniciano le finestre della camera sono bianche.

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Dai toni pastello si passa alle nuance forti. Nel soggiorno, infatti, spiccano dei divani gialli. Una scrivania inglese del XVII secolo è posizionata sotto un piccolo dipinto di un artista messicano non identificato, e contiene una collezione di scatole d’argento e una fotografia del nonno di Audrey Hepburn, Aarnoud van Heemstra. In fondo alla stanza, ci sono due poltrone, un divano e un tavolo basso: tutto è bianco ottico. Proprio come la boiserie, che custodisce anche una piccola libreria. La struttura arriva fino alla finestra, dove è esposta una piccola scultura in bronzo di Honoré Daumier. 

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La biblioteca si tinge di toni pink. Il punto focale della stanza è un dipinto con tre fette di anguria dell’artista messicano Rufino Tamayo. Il divano magenta sotto il dipinto, così come la poltrona arancione e il tappeto rosa con frange al centro della stanza, sono in sintonia con i colori del quadro. Di fronte al divano c’è un moderno tavolino bianco con una coppia di sgabelli cilindrici rivestiti di corda. Sotto la finestra è posizionata una scrivania bianca in stile moderno.

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La sala da pranzo è caratterizzata da elementi in legno scuro. Il tavolo risale al XVII secolo. Candelieri del XVIII secolo e vasi d’argento illuminano una piccola credenza con cassetti che fa da cornice alla camera, insieme alla stampa del XIX secolo di Samuel William Fores.

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All’esterno un grande giardino circonda la bellissima dimora. Poltrone e tavoli in ferro battuto rivestiti di cuscini donano all’ambiente un’aura magica. 

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Come si può notare, i fiori sono un dettaglio importantissimo per Audrey Hepburn. Ogni camera, infatti, è esaltata da una composizione floreale studiata ad hoc.