«I cinema britannici sono affacciati sull’orlo di un abisso. Abbiamo urgente bisogno di fondi mirati, per far sì che le generazioni future possano godere della magia del cinema». Christopher Nolan e Ridley Scott, insieme ad altre quaranta personalità di spicco del settore cinematografico, hanno usato parole semplici e dure per chiedere al cancelliere inglese Rishi Sunak di varare nuove e più efficaci misure economiche volte a salvaguardare le sale tradizionali.
«Non c’è dubbio che, se aiutato a sopravvivere, il settore si riprenderà e prospererà ancora una volta. Ma il bisogno di supporto finanziario diretto è pressante. Riconosciamo il supporto che il governo è già riuscito a provvedere, ma temiamo che questo non sarà sufficiente», hanno continuato, in una missiva pubblicata sul Sunday Times. Nolan e Ridley Scott, insieme – tra gli altri – a Barbara Broccoli, storica produttrice di James Bond, hanno chiesto che il governo tuteli gli operatori piccoli e i più grandi, esclusivi per un vizio di forma dai fondi stanziati nell’emergenza Covid-19.
«Queste compagnie, le grandi, rappresentano l’80% del mercato, costituiscono in molti sensi la sua “massa critica” e contribuiscono al successo di settori collegati, come la distribuzione e la produzione cinematografica. Senza di essi, il futuro dell’intera industria cinematografica britannica sarebbe estremamente precario», hanno concluso i registi, in prima linea per la tutela del settore cui appartengono.
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