I sex toys e le piattaforme digitali per tutti
Al momento, a causa della pandemia da Covid-19, sono pochi i settori in forte espansione Con la crisi economica che incombe, molti di noi negli ultimi mesi hanno ridotto le spese in quasi tutti gli ambiti. Tranne uno, quello che riguarda i sex toys.
Il lockdown e il distanziamento sociale hanno favorito la domanda delle app erotiche e dei sex toys intelligenti, dato che le persone stanno per lo più riversando il loro desiderio sessuale online. Si stima che l’industria del sex tech varrà circa 122 miliardi di dollari nel 2024, e non solo faciliterà il benessere sessuale di molti, ma supererà anche le disparità di piacere, grazie a nuovi brand di sex-tech che stanno compiendo miracoli per le donne e altri gruppi storicamente poco rappresentati.
Cos’è il sex tech?
Il sex tech può liberamente essere definito come l’insieme di dispositivi tecnologici e piattaforme digitali che favoriscono e incoraggiano il piacere, l’intimità e il benessere sessuale. Abi Buller, giornalista che si occupa di trend presso uno studio di consulenza di pronostici strategici, The Future Laboratory, stima come la crescita di questo mercato sia dovuta a un tendenza culturale più ampia, a una maggiore trasparenza sul sesso e i dibattiti che lo riguardano. “Sempre più persone ne parlano, e ci sono molte più piattaforme e prodotti disponibili, per questo la gente riflette sempre più sul significato di benessere sessuale,” chiosa Buller.
Ciò è particolarmente vero per le donne e altri gruppi sottorappresentati. In materia di piacere sessuale, gli uomini cisgender normodotati hanno sempre avuto la precedenza – una circostanza che porta al cosiddetto orgasm gap, ossia il divario tra uomini e donne nel provare piacere. Di fatti, secondo uno studio del 2017 condotto dal produttore di preservativi Durex, il 72% degli uomini ha un orgasmo durante i rapporti sessuali, mentre il 75% delle donne non lo raggiunge.
Perché? Probabilmente per una scarsa conoscenza dell’anatomia femminile – e perché è sempre stato così. Ma con un crescente interesse nei confronti del sesso, come ci spiega Buller, le conversazioni sul divario dell’orgasmo oggi vengono messe più a fuoco. “Le donne stanno diventando sempre più consapevoli del piacere e realizzano che esistono diversi modi di sperimentarlo,” afferma Buller. Stanno inoltre accorgendosi di non essere mai state soddisfatte in passato, ed è per questo che stiamo vedendo un aumento di aziende di sex-tech a conduzione femminile che mettono il piacere delle donne al primo posto.
Destigmatizzare il piacere femminile
Prendiamo per esempio il marchio di benessere sessuale Dame Products, che offre un’ampia gamma di vibratori elegantemente progettati, compreso l’Arc, un vibratore specifico per il punto-G da usare individualmente, ed Eva II, un vibratore per le coppie che si utilizza senza l’uso delle mani. Pensata per il benessere sessuale, Dame è stata fondata dalla sessuologa Alexandra Fine e l’ingegnere Janet Lieberman sulla convinzione che il piacere sessuale sia parte integrante della nostra salute generale e del benessere mentale.
Quando l’azienda ha avuto inizio nel 2014, è stata una delle poche a realizzare sex toys per persone con vulva e che avesse una conoscenza diretta dell’anatomia del loro target di clientela. “Questo non solo accresce gli standard dei prodotti e dei sex toys che vediamo attualmente sul mercato, ma sta spostando la conversazione su una visione del sesso meno incentrata sull’uomo”.
Per Fine e Lieberman non si tratta solo di progettare giocattoli sessuali. “Facciamo ancora fatica a parlare di questi temi,” sostiene Fine. Spinta dal desiderio di incoraggiare dialoghi aperti sul sesso e la sessualità, Dame mira a costruire una comunità pro-sesso attraverso i suoi canali social, offrendo mezzi innovativi (ad esempio un questionario concepito per personalizzare il proprio sex toy) e portando alle persone di tutto il mondo un’educazione memorabile sul sesso sicuro, il benessere sessuale e addirittura sul funzionamento del corpo umano.
Rendere il sesso inclusivo
Oggi, ci sono diversi brand di sex toys, come Maude, Lora DiCarlo e Unbound, e per ciascuno di questi la sola missione è quella di rendere il piacere sessuale più inclusivo, e il benessere sessuale davvero alla portata di tutti. C’è altresì un numero sempre crescente di applicazioni che mirano a diversificare il tema riguardante l’erotismo, mettendo in discussione il discorso di prevalenza maschile, garantendo il piacere a chiunque.
C’è un’app sonora di meditazione creata da donne, Dipsea, e un’app che mira al benessere sessuale, Ferly, oltre a piattaforme online come Quinn e Lickerish Library, che aiutano a informare ed educare principalmente il pubblico femminile sul corpo e la sessualità, al fine di garantire un piacere maggiore per tutti. “Aiutare le persone a conoscere il proprio corpo, a provare piacere e a connettersi con se stessi è una cosa positiva,” spiega Kate Moyle, terapista psicosessuale e delle relazioni, e presentatrice di The Sexual Wellness Sessions Podcast. Avendo una maggiore conoscenza del nostro corpo e dei nostri bisogni sessuali, le app di questo tipo migliorano il nostro benessere sessuale, e ciò contribuisce in modo positivo sulla nostra salute.
Éva Goicochea ha fondato Maude nel 2018 per dare un giro di vite al tema del piacere sessuale. “Dalle fiere sul sesso ai sordidi negozi, l’industria del sesso – che in passato è stata misogina, retrograda e del tutto priva di inclusività – non potrebbe essere più lontana da quel calore umano che è fondamentale in un atto così universale”, racconta a Vogue. “Ci impegniamo affinché la nostra clientela possa pensare alla propria sessualità allo stesso modo in cui pensa all salute e al benessere.” Ovvero, priva di vergogna, senza un marketing banalizzato e attraverso un’esperienza che non sia né squallida, né condiscendente.
Anche le persone con disabilità stanno ritrovando il piacere grazie alle nuove tecnologie. Spinto da un desiderio di normalizzare il sesso per le persone disabili, l’ente benefico Enhance The UK ha recentemente collaborato con il marchio di sex toys Rocks-Off, realizzando una gamma di prodotti per consumatori con disabilità fisiche, aprendo di conseguenza un mercato del piacere in grado di favorire il benessere sessuale di tutti.
Diversi brand, infatti, stanno cercando di soddisfare i bisogni di questa categoria, incluso Hot Octopuss, il quale ha lavorato con diversi sex blogger disabili per realizzare prodotti accessibili. In verità, basandosi sul concetto che il sesso è per tutti, Hot Octopuss crea sex toys per un’ampia sfera di persone, dalle queer, ai trans e i non-binari, agli anziani di ogni genere e sessualità. “Quando abbiamo dato vita a Hot Octopuss, era evidente come il pregiudizio sul sesso fosse ancora esistente, in modo particolare per quel che riguarda la masturbazione,” asserisce la cofondatrice Julia Margo. “Piuttosto che rassegnarci alla sconfitta, decidemmo che si trattava di un’opportunità per accrescere il concetto di cancellare lo stigma e il tabù a favore di un movimento di giustizia sociale.”
È innegabile: il sex tech sta davvero aiutando la lotta agli storici pregiudizi sul sesso, facilitando il piacere e il benessere sessuale dei gruppi sottorappresentati. Nuovi strumenti portano a nuove informazioni, e le nuove informazioni portano nuove esperienze a un pubblico più vasto – e questo non può essere che positivo. Ma se vogliamo davvero destigmatizzare il piacere sessuale per tutti, dobbiamo sfidare le strutture di potere forti che li lasciano indietro. Fino ad allora, lasciamo che Arc di Dame ci porti gioia e interrompa la monotonia da restrizioni.