Pompei: la città dormiente

Pompei: la città dormiente

Ha un fascino tutto suo Pompei, con le lupanare a due passi dalla Madonna, dove la Città non è stata rasa al suolo violentemente ma è stata sepolta dolcemente dalla cenere leggera e dai lapilli che cadevano. Fino alla fine Pompei non ha ceduto alla violenza e forse lo stesso Vesuvio ha voluto fosse così! Pompei è un luogo magico dove quando cammini hai la sensazione di ascoltare i respiri di quanti si sono addormentati nell’attesa di essere riesumati nel futuro, proprio come nei vecchi film di fantascienza, quelli in cui il futuro era ignoto e la fantasia volava ed immaginava il Duemila. A fargli da sfondo c’è Lui: il Vesuvio. Credo che il Vesuvio abbia la capacità di modificare quasi geneticamente il modo di vivere di chi ha la fortuna di poterlo ammirare ad ogni risveglio. In parole brevi credo che il Vesuvio imprima nei popoli vesuviani i concetti di “adesso” e di “provvisorio” che avranno certamente accompagnato anche i pompeiani di oltre duemila anni fa. Mi piace pensare che ADESSO Pompei si risvegli e veda quanto bella è diventata in questi duemila anni di sonno. Me la immagino girare la testa verso Roma poi verso la Grecia e con la femminilità e la leggerezza che l’hanno sempre contraddistinta, la immagino impugnare la spazzola dell’affresco di Villa dei Misteri ed accarezzare i suoi capelli di viti e ginestre. Considero Pompei come la Bellezza sopravvissuta alla Storia ed il Vesuvio l’abile artefice di questa magnifica vittoria.

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