Anime calde

Anime calde

Tutto si misura! Esiste una misura per ogni cosa, per le distanze, per la forza, per l’energia, per il colore, per la temperatura, per la pressione, perfino il peso dell’anima sembra abbia un peso misurabile… ma quello forse serviva solo a produrre un film.

Ma cos’è l’anima? Così come descriviamo il cuore come un ripostiglio o un albergo o un monolocale in cui lasciamo che abitino persone, luoghi e ricordi allo stesso modo ci viene spesso incontro la necessità di dover definire l’anima! Vento, sembrerebbe essere questa la radice della parola anima! Un soffio di vento… e come fai a definirlo un soffio di vento? Sarà mai possibile delineare i confini di un’essenza, dello spirito? Eppure in alcuni momenti l’anima pesa davvero, riscalda, dona brividi, si infiamma e s’addormenta come fosse uno strato vero della pelle.

Provate ad osservare il mare o il corso di un fiume al tramonto. L’anima cattura tutto, ingorda anima. Come una spugna dei sensi assorbe ogni cosa, ogni vibrazione indefinibile come essa stessa lo è, e dalla luce e dal calore, dal vento e dai profumi essa prende nutrimento e scrive, scrive incessantemente con una strana grafia che solo la mente riuscirà ad interpretare quando ce ne sarà bisogno.

Forse l’anima è un braciere di carboni mai spenti, un grembo, un utero di emozioni pure. Calde sono le anime, anche quando sembrano spente. Calde restano le anime, anche quando, dicono, si siano spente!

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